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Artesio: “Bonus bebè cancella parrucche post chemio e vaccino papilloma virus?”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Eleonora Artesio, consigliere regionale della Federazione della Sinistra ed ex assessore alla sanità, ha presentato due interrogazioni per avere chiarimenti su tagli preoccupanti ai servizi forniti ai cittadini nella sanità, a fronte di iniziative definite ‘elettorali’ ed estese a fasce di reddito non bisognose (il bonus bebè va ai redditi Isee fino a 38mila euro, in un momento di crisi…).“I quesiti posti nelle interrogazioni – dice Eleonora Artesio – propongono una preoccupazione ma anche un’amarezza. Ci si chiede con quale responsabilità amministrativa si selezionino le priorità nel nuovo governo regionale”.

Spiega l’ex assessore: “Le vaccinazioni per papilloma virus sono funzioni obbligatorie dell’ente, possono essere diversamente articolate nei territori e nei calendari, ma devono essere fatte. Concorrere a migliorare la qualità della vita delle persone colpite nel fisico e nella psiche da una grave malattia dovrebbe essere semplicemente normale per le politiche pubbliche, invece si sceglie di non pagare più la parrucca alle donne con alopecia successiva alla chemioterapia… Se le delibere ‘cancellate’ saranno confermate, magari a seguito delle interrogazioni, comunque si sono compiuti dei torti a danno di chi fino ad ora si è sentito negare ciò che credeva fosse dovuto”.

Conclude Artesio: “Contemporaneamente, mentre si lesinano le spese obbligatorie, si orientano risorse sanitarie e sociali verso iniziative che hanno l’indubbio pregio di riguardare una platea ampia di cittadini e quindi di fare opinione (vedi bonus bebè) o di esibire la magnificenza del Governatore (vedi l’integrazione sulle protesi acustiche). La stella polare sembra essere la discrezionalità e la ricerca dell’effetto, piuttosto che l’appropriatezza e l’equità”.

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