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Ambiente

Rinasce l’area di Stupinigi, operatori uniti per valorizzare l’area e i suoi prodotti

Redazione Quotidiano Piemontese

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La rinascita del tessuto agricolo del Parco di Stupinigi e la valorizzazione del Borgo storico che si affaccia di fronte alla Palazzina di Caccia dello Juvarra, alle porte di Torino, sono gli obiettivi della nuova associazione “Stupinigi è”, costituita pochi giorni fa dagli operatori commerciali che lavorano o risiedono nelle storiche cascine all’interno dell’area protetta regionale di Stupinigi.L’iniziativa, fortemente condivisa dalla Regione, dall’Ente Parco naturale di Stupinigi e dalla Fondazione Ordine Mauriziano attualmente proprietaria della Palazzina, delle Esedre e del Parco interno, è stata presentata oggi a Torino dall’assessore regionale ai Parchi e Aree Protette, William Casoni, dalla presidente dell’associazione Stupinigi è, Cinzia Pecchio , dal vice commissario vicario della Fondazione Ordine Mauriziano, Cristiana Maccagno, e dal commissario straordinario dell’Ente Parco naturale di Stupinigi, Roberto Saini.

La costituzione dell’Associazione “Stupinigi è …”, vede coinvolti la quasi totalità degli operatori economici che lavorano o risiedono nell’area protetta regionale, si colloca all’interno di un percorso di valorizzazione e di rinascita del tessuto agricolo del Parco e del Borgo storico che si affaccia di fronte alla Palazzina di Caccia juvarriana in quanto si propone di dare vita, tra l’altro, ad un mercato dei prodotti agricoli locali, che consentirà di realizzare l’obiettivo di una filiera corta a chilometri zero, da affiancare alle attività economiche già presenti nell’area ed in corso di sviluppo. Queste attività, perfettamente coerenti con le prospettive di utilizzo e di fruizione sia della Palazzina di Caccia che degli ampi spazi naturali del Parco (ben 1740 ettari), vanno ad aggiungersi alle numerose iniziative ed agli interventi che l’Ente Parco ha posto in essere in questi ultimi due anni.

Roberto Saini, Commissario Straordinario dell’Ente Parco al quale è stata affidata la gestione delle proprietà mauriziane acquistate nel 2009 dalla Regione Piemonte, rileva come “la nuova sede del Parco realizzata all’interno dei poderi, la chiusura al traffico della rotta reale (ex S.S. n. 23), l’apertura dei cantieri per il recupero delle rotte disegnate dallo Juvarra, avvenuta in questi giorni, gli interventi di risistemazione dei parcheggi, il mantenimento di servizi quali quello assicurato dall’Ufficio postale, il recupero strutturale di alcuni dei fabbricati agricoli e l’avanzata progettazione relativa ad alcune strutture da destinarsi ad attività compatibili con il contesto di Stupinigi, sono i segnali di un rilancio dell’area che si sposano con le attività che i residenti del Borgo e gli operatori agricoli, commerciali ed economici si propongono di avviare con la costituzione dell’Associazione”.

La prospettiva di coinvolgere le nuove generazioni nelle attività associazionistiche garantendo così un futuro all’economia della zona costituisce un altro elemento fondamentale dell’iniziativa che l’Ente Parco intende rafforzare nell’ambito delle proprie funzioni gestionali.

“La prossima riapertura della Palazzina di Caccia a cura della Fondazione Ordine Mauriziano – ha dichiarato ancora Saini – lo svolgimento dei prossimi Campionati Mondiali di Tiro con l’Arco e lo sviluppo delle attività dell’Associazione consentiranno già nel corso dell’anno di dare visibilità alla rinascita del Borgo di Stupinigi e di consentire una fruizione più completa del sistema di protezione assicurato dal Parco”.

“Si tratta di un primo passo concreto nell’opera di rilancio e fruizione dei parchi e delle aree protette voluto dalla Regione – ha sottolineato l’assessore Casoni – Nel caso specifico, le diverse azioni di riqualificazione permetteranno di restituire al pubblico in tempi brevi il complesso architettonico e paesaggistico, tutelato dall’Unesco. Al tempo stesso le azioni di valorizzazione in atto offriranno alle aziende agricole e ai commercianti del Borgo l’opportunità di realizzare un mercato con i prodotti locali”.

L’ASSOCIAZIONE. Così si presentano i soci fondatori: persone comuni, con grande spirito di iniziativa, con tanto entusiasmo che credono fortemente nel loro lavoro e sono strettamente collegati a Stupinigi. Il legame con Stupinigi è intenso sotto il punto di vista affettivo: molti sono nati tra le mura di queste cascine, alcuni si sono sposati, altri ci sono andati a scuola, hanno frequentato il catechismo, alcuni lavorano la terra del Grande Parco, allevano lì i loro animali, altri ci andavano a messa, i più fortunati vi risiedono da generazioni. Tutti non vogliono arrendersi all’idea che Stupinigi, rispetto a tutte le altre residenze reali sabaude, soprattutto in un anno come questo con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia,  sia dimenticata e loro con essa.

Sanno quanta ricchezza ci sia in questo territorio, vogliono trasmetterla ai loro figli e condividerla con gli altri: con quelli dei Comuni che li circondano, con quelli della Città a pochi passi, e con tutti coloro che credono nella famiglia, nei valori importanti della vita e vogliano essere protagonisti del grande cambiamento sociale in atto.

Tutto è partito da un concetto semplice, quello di BUONA SALUTE ,  intorno a cui si è costruito un grande progetto basato su regole etiche di coscienza e su  regole tecniche di produzione.

Per loro la Buona Salute inizia da una sana alimentazione, da un corretto movimento e da un profondo respiro all’aria aperta e pulita del parco.

Per questo l’Associazione si è posta come obiettivo principale quello di valorizzare i prodotti di questa terra, la fatica ed il lavoro spesi ogni giorno per produrli e per recuperare le ricchezze del Grande Parco.

Molte le attività  pensate di tipo educativo e tanti i laboratori per adulti e bambini che permettono di avere uno stretto contatto con le passioni di un tempo, con  i vecchi mestieri e con la natura.

Inoltre la quotidianità della vita riproporrà tutte quelle attività appartenute storicamente al passato e poi abbandonate che privilegiano l’agricoltura, l’artigianato, il commercio, l’accoglienza, il cibo, il movimento, la cultura e siano stimolo di attrazione ad un turismo responsabile e rispettoso del luogo e permettano un incremento dello sviluppo di Stupinigi, affinché i giovani siano più motivati a rimanere, a continuare le proprie tradizioni e facciano in modo di ricreare la comunità laboriosa di un tempo.

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