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Economia

Torino-Lione-Marsiglia-Genova: un’Euroregione che ‘vale’ quanto la Turchia

Redazione Quotidiano Piemontese

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Oltre 17milioni di abitanti, 1 milione e 500mila imprese e un Pil che sfiora i 500 miliardi di euro. Sono i numeri che fotografano l’Euro-regione Alpi-Mediterraneo composta da Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Rhône-Alpes e Provence Alpes Côte d’Azur (Paca), ovvero territori che gravitano attorno ai pilastri metropolitani Torino-Lione-Marsiglia-Genova. Numeri importanti per un’entità europea che qualcuno ha tentato in ogni modo di sminuire. Numeri simili a quelli della Turchia o dei Paesi Bassi  per un territorio che possiede una straordinaria varietà di eccellenze nel campo industriale, in quello agroalimentare, nei servizi, nel sistema bancario e nella ricettività turistica, e che ha impostato il proprio modello di sviluppo su una forte proiezione internazionale, sulla qualità di prodotti e servizi e della ricerca innovativa.

Ieri, in un seminario promosso da consolato di Francia e dalle Camere di Commercio delle cinque regioni, il punto sulle connessioni economiche con la presentazione di “Colloque franco-italien, il Primo rapporto sugli scambi transfrontalieri nei territori dell’AlpMed”. Sotto la lente import-export, multinazionali, innovazione, carriere accademiche e turismo. L’interscambio commerciale in questa parte d’Europa vale 11 miliardi di euro l’anno, anche se il tasso di apertura delle tre regioni italiane verso la Francia, pari al 6%, è in costante riduzione, mentre quello delle due regioni francesi verso l’Italia è pari al 4,4%. si tratta nella maggior dei casi di imprese di medie e grandi dimensioni impegnate nei settori dei prodotti alimentari, dei mezzi di trasporto, della meccanica, della chimica, gomma e plastica e del tessile, distribuite soprattutto tra astigiano e cuneese.

Focus anche sulle multinazionali: in Piemonte risultano localizzate oltre 100 imprese francesi, 18% sul totale delle aziende estere presenti in regione che impiegano complessivamente più di 17.000 addetti. Accanto a multinazionali “storiche” come Michelin, L’Oréal, Saint Gobain, Roquette Italia operano in Piemonte numerose imprese a partecipazione francese più recente, tra le quali si annoverano Akka Italia, Dassault Systémes e Alstom Ferroviaria.

Traffico intenso anche per quanto riguarda lo scambio di progetti innovativi: sette Poli d’innovazione piemontesi hanno infatti già instaurato legami con i i loro omologhi francesi soprattutto per quanto riguarda le energie rinnovabili, l’edilizia sostenibile e le biotecnologie. A supportare i progetti non sempre vengono in  aiuti i cervelli: sono appena 603 gli studenti italiani che hanno deciso di iscriversi nelle facoltà oltreconfine, il 2.8% tra chi sceglie di studiare all’estero.

 

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