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Torino e mille manifesti tricolori. I giovani di Acmos spiegano perchè credono nell’Italia

Redazione Quotidiano Piemontese

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Oggi Torino si è svegliata un migliaio di manifesti affissi in ogni angolo del centro cittadino. Durante la notte decine di giovani dell’associazione Acmos, confondendosi tra le tante, tantissime persone che malgrado la pioggia battente affollavano le vie e le piazze, hanno affisso copie di una lettera aperta dal titolo “Noi crediamo”. I ragazzi di Acmos si fanno promotori di un testo che riassume le ragioni per le quali oltre 200 giovani hanno deciso di contribuire alla crescita del nostro paese, convinti che l’identità nazionale abbia bisogno di una memoria collettiva, da cui ripartire con fierezza per generare un futuro che possa assomigliare ai propri sogni.

La lettera aperta è il loro modo di accogliere il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e a tutti i cittadini, ecco il testo:

Italia

la nostra occasione

17 Marzo 2011

Noi crediamo

che l’Italia sia un tesoro

fatto della lingua che serve a fondare l’uguaglianza tra le persone

fatto della cultura dei diritti esigibili e dei doveri solidali

fatto della Costituzione che ci rende sovrani, insieme

fatto del lavoro, cuore del nostro legame sociale

Noi crediamo

che l’Italia debba essere fiera

dei giovani che non se ne vanno, cercando di farla migliore

dei magistrati che applicano la legge, nello spirito di giustizia della Costituzione

dei giornalisti che tengono gli occhi aperti, tenendoci la coscienza accesa

dei testimoni di giustizia che ci ricordano il prezzo della libertà

degli insegnanti e degli educatori che coltivano il futuro

Noi crediamo

che l’Italia debba fare memoria

dei dodici professori universitari che rifiutarono di giurare al fascismo

perché profeti di liberazione e dignità

delle migliaia di persone annegate davanti alle coste italiane

perché siamo tutti di passaggio e la Terra non ha padroni

i giovani di Torino danno così il benvenuto al Presidente della Repubblica

e a tutti coloro che verranno quest’anno a Torino per celebrare i 150 anni del nostro Paese

 

Il lavoro che ha portato alla stesura di questo documento è iniziato a settembre, all’interno di gruppi dell’associazione chiamati Gec (Gruppi di Educazione alla Cittadinanza), che si ritrovano con cadenza settimanale, convinti che all’impegno debba corrispondere una formazione permanente e una forte rete di legami tra coloro che condividono progetti e azioni. Ogni anno i Gec svolgono una campagna, quest’anno il suo titolo è “Forza Italia!” e nella prima parte dell’anno i giovani hanno ragionato insieme su che cosa salverebbero dell’Italia. Ogni Gec ha elaborato un video e questi sono visibili sul sito www.noicrediamo.it.
Attraverso un’assemblea partecipata poi i giovani sono arrivati a un unico documento, ovvero il manifesto della smart mob, un’azione dimostrativa con un unico scopo: dire a chiare lettere che esiste un’Italia, fatta di giovani, che vuole prendersi sulle spalle la nostra Nazione; partendo dalla memoria per costruire futuro.

ECCO IL VIDEO

http://www.youtube.com/watch?v=xjwA3Db5NUk

 

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