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Cultura

Torino riscopre il suo passato sui tram storici della linea 7

Redazione Quotidiano Piemontese

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Livrea in due tonalità di verde, numero di matricola ben in vista, porte aperte, tricolore orgogliosamente appuntato (come una coccarda sul petto): la vettura 2501, classe 1948, è pronta per accogliere i suoi ospiti. Dopo quasi quarant’anni di onorato servizio e un lungo periodo di riposo (con tanto di restauro e ammodernamento dei meccanismi di locomozione), questo modello di tram storico sperimenta l’ebbrezza di una nuova vita: per tutto il periodo di Italia 150 (quindi fino a novembre) viaggerà sulla linea 7, un itinerario circolare, inaugurato da pochi giorni, che attraversa il centro di Torino nei due sensi di marcia.

Il progetto è stato realizzato da Gtt (Gruppo Trasporti Torino) in collaborazione con la Atts (Associazione Torinese Tram Storici), una realtà che da anni si occupa del restauro e della manutenzione delle antiche vetture. Il parco mezzi del circuito 7 risale a un periodo compreso tra gli anni ’30 e gli anni ’50. Visti da fuori i modelli in livrea verde (i più facili da incontrare) non sono molto diversi dai veicoli arancioni usati nel trasporto ordinario (quelli della linea 13, tanto per intenderci), ma ci sono dettagli capaci di fare la differenza: il musetto anteriore in stile rétro, il posto per il bigliettaio, l’orologio, silenzioso testimone di un tempo lontano e operoso. Gli organizzatori hanno voluto integrare la linea 7 nella rete del trasporto urbano. Per salire a bordo basta un normale biglietto (o abbonamento) Gtt, quindi, in teoria, la popolazione del 7 potrebbe essere uguale a quella che affolla tutti gli altri mezzi pubblici. Invece basta un attimo per capire che sui tram storici si respira un’atmosfera unica.

Sarà l’alchimia di una domenica assolata in un periodo di feste, sarà il fascino malinconico di un passato non ancora remoto, fatto sta che la vettura 2501 è una piccola comitiva viaggiante. Si chiacchiera, si scherza, sembra ci si conosca da sempre: qualcuno si siede al posto del bigliettaio e inizia a mimarne i gesti, mentre i passeggeri si godono la minicrociera cittadina col sorriso e “gli occhi allegri da italiani in gita” (come forse direbbe Paolo Conte). La panoramica sui sedili mostra capelli bianchi e brizzolati. A molti il tram pensionato fa l’effetto di una macchina del tempo. Così si parte sull’onda dei ricordi, scoprendo che le memorie collettive, quelle del tempo di guerra (“quando l’albergo Doc Milano di via Cernaia era una mensa popolare”) sono inestricabilmente legate alle piccole storie personali (“qui ho fatto le elementari e il primo giorno di scuola fui bacchettato dal maestro perché non stavo seduto composto”). Intanto, sui finestrini della bomboniera in movimento, scorrono le cartoline di una Torino primaverile, bella come sa essere lei in questa stagione: via Po tutta bandiere, piazza “Carlina” (come viene affettuosamente chiamata), porta Nuova, i corsi alberati, le aiuole, porta Palazzo, i Giardini Reali. Quasi tutti i tram sono in livrea verde, ma con un po’ di fortuna si possono incontrare anche vetture diverse, come il bellissimo modello rosso nel quale le porte sono sostituite da cancelletti in ferro.

Info, percorso e orari: www.gtt.to.it

 

  

 

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