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Cultura

Diario del Salone del Libro: giorno 2°

Davide Mazzocco

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Come previsto, il secondo giorno del Salone ha fatto registrare un notevole incremento delle presenze. In questo Salone che sparge semi verso il futuro si è parlato molto di donne e di condizione femminile. La politica, giornalista e scrittrice Luciana Castellina si è soffermata sulla parola “femminile” soppesandone le sfumature e i mutamenti che ne hanno svalutato il peso specifico nella società contemporanea: “La tv ci ha abituato alle veline, ma la realtà è diversa tanto che le donne sono scese in piazza per dirlo”. Anche Erri De Luca ha parlato di donne, di Tamàr la Cananea, Rahav di Gerico, Rut la Moabita, Betsabea e Maria, le donne della Bibbia che “a differenza di molti profeti maschi, non si sono mai tirate indietro di fronte agli ordini della Divinità”. Nella sua attività di traduttore De Luca ha constatato come persino gli interpreti dei testi sacri abbiano mortificato il corpo e la dignità femminili: laddove l’originale diceva “Maria partorì con sforzo” il traduttore ha sempre scritto “dolore”.

Di tutt’altro tenore è stato un altro incontro tenutosi all’Oval quello in cui Marco Bolasco di Slow Food, Luca Iaccarino di Extratorino ed Enzo Vizzari del gruppo Espresso hanno parlato di critica gastronomica. Gli spunti più suggestivi li ha forniti Iaccarino il quale ha proposto una rivoluzione della sua categoria: “Il critico gastronomico deve abbattere alcuni tabù. Quando presenta un ristorante deve pensare che sta parlando a gente normale. Il prezzo è una componente importante da tenere conto: esistono trattorie con menù a 20 euro che servono cibo di qualità. Il prezzo basso è legato alla capacità di preparare piatti semplici e di gestire il locale attraverso la conduzione famigliare. Bisogna rompere gli steccati e recensire anche i locali frequentati per la normale pausa pranzo”.

Per la piccola editoria, lo abbiamo scritto negli scorsi giorni, il salone è un’importante occasione di visibilità. In quest’ottica l’Incubatore è una delle iniziative più lodevoli per fare crescere i giovani virgulti del mercato librario. Nello spazio collocato nel Padiglione 3 c’è, naturalmente molto Piemonte. La Giuliano Ladolfi Editore di Borgomanero oltre a pubblicare, da circa 15 anni, la rivista letteraria Atelier è attiva nella prosa, nella poesia e nella saggistica. In quest’ambito è da segnalare Influenza degli Sms sulla lingua italiana, interessante tesi di laurea di Matteo Boldrini  fattasi saggio che spiega come, con l’utilizzo dei cellulari, il “che” sia diventato “k” e il “non” sia ora “nn”.  Torinese è, invece, Neuma di Alberto Asero che dopo alcuni anni alla guida di un’agenzia letteraria ha deciso di diventare editore. Nata all’inizio del 2011 la giovane e ambiziosa editrice punta sugli esordienti ma vanta già in catalogo Lughe de Chelu e Jenna de Bentu di Giovanna Mulas che nel 2003 e nel 2006 è stata inserita nella lista dei nominati al Premio Nobel. Alla prosa e alla poesia, promette Asero, si aggiungerà la saggistica. Sempre per restare ai piemontesi “incubati” Edito propone servizi editoriali a misura di scrittore: editing, correzione, bozze, ricerche e valutazione inediti, tutto ciò, insomma, che sta fra il cassetto e la porta d’ingresso della casa editrice. Singolare il Progetto Alga rivolto ai non lettori. Questa neonata casa editrice ha deciso di vendere i propri libri fuori dalle librerie, in negozi o gelaterie, alla modica cifra di 3 euro. E dentro ogni libro c’è il codice per votare on line il migliore volume del catalogo.

 

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