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Cultura

Una guida per i ciclisti che amano le grandi salite. C’è anche il Colle delle Finestre

Davide Mazzocco

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Il Giro d’Italia torna in Piemonte a tre settimane dallo sfolgorante debutto della cronometro di Torino. E torna su quel Colle delle Finestre che decise le sorti della maglia rosa di sei anni fa, con un finale emozionantissimo ed appena tre corridori racchiusi in meno di 1’. Con grande tempismo, la casa editrice Fraternali Editore ha dato alle stampe, un paio di settimane fa, un vero e proprio gioiellino che non può mancare nello scaffale di tutti coloro che amano affrontare le grandi salite in sella alla loro bicicletta. Al termine di un lavoro durato alcuni anni, l’ingegner Mario Franchino  ha messo la firma su Cento salite in Valsusa e in Val Sangone con la bici da corsa, un libro che raccoglie le 100 ascese più belle della Val Sangone e della Valsusa. Franchino ha scalato queste ascese (55.000 metri di dislivello complessivi, più di sei Everest…) per poter analizzare le salite in ogni dettaglio. Accanto alla scheda tecnica (comprendente la lunghezza, il dislivello, la pendenza media, il grado di difficoltà, il tempo di percorrenza, la dettagliata descrizione del percorso) vi è un’accurata altimetria che seziona ciascuna salita in settori di 250 meri determinandone la pendenza media. Il grado di difficoltà viene misurato considerando vari parametri dalla lunghezza alla pendenza media, dal dislivello parziale alle distanze parziali. Qual è la salita più dura delle due valli? Naturalmente il Colle delle Finestre con i suoi 18,4 km al 9,1% e subito dopo ecco comparire il Colle del Lys affrontato dalla sconosciuta strada di Pascaletto dove le pendenze raggiungono il 29%, quindi vi è il Piccolo Colle del Moncenisio, l’ascesa più lunga di tutte con oltre 38 km e un tempo stimato di ascesa variabile fra le 2h30’ e le 4h. Questi sono solo alcuni esempi ma Franchino nella sua opera ciclopica inserisce tutte ma proprio tutte le strade asfaltate all’insù con le immancabili ascese ai Colli Braida e della Scala, all’Aquila, a Tora, Pian Neiretto, Folatone, Frais, Jafferau.

Perché è importante un libro del genere? Innanzitutto perché consente ai ciclisti di affrontare le salite sapendo l’entità della fatica che li attende, secondariamente perché colma una lacuna non indifferente nel variegato panorama delle guide cicloturistiche. Solitamente queste sono pensate e rivolte al pubblico delle famiglie e dei cicloturisti “leggeri”. Difficilmente, invece, si trovano libri capaci di soddisfare la curiosità dei cicloamatori più spinti, quelli, per chiarirci, che pedalano per più di 3.000 chilometri l’anno. Il censimento dell’ingegner Franchino sembra destinato a durare nel tempo.

Mario Franchino, Cento salite in Valsusa e in Val Sangone con la bici da corsa, Fraternali editore, 194 pagine, 19 euro. Info: www.fraternalieditore.it

 

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