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Cultura

Al Palaolimpico il pop rock senza età di Gianna Nannini

Davide Mazzocco

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Cinquantasette anni fra qualche giorno (il 14 giugno), mamma da appena sei mesi della piccola Penelope, Gianna Nannini sembra aver fermato il tempo a un quarto di secolo fa e qualcosa in più. La grinta, la voglia di rock, il piglio sul palco, il look, la voce insieme roca e potente sono gli stessi di quando se ne stette seduta in cima alla classifica italiana cantando che, insomma, quell’amore era “una camera gas” o “un gelato al veleno”, ponendosi il dubbio se telefonare o no. Era Fotoromanza, il singolo che nell’estate del 1984 stette al primo posto per due mesi. Fu la chiave di volta della sua carriera. Alle spalle la cantante senese aveva già cinque album dall’omonimo Gianna Nannini del 1976, fortemente femminista (si pensi al brano Morta per autoprocurato aborto) e prodotto da Claudio Fabi (padre di Niccolò), sino a Latin Lover (contenente la hit Ragazzo dell’Europa), ma Puzzle, con il singolo Fotoromanza, la sdoganò al grande pubblico facendola apprezzare anche in Germania. Due anni dopo l’album Profumo e, successivamente, la raccolta Maschi e altri ne confermarono lo status di regina delle classifiche. Poi, nei primi anni Novanta – aperti col successo di Un’estate italiana, sigla dei Mondiali di Italia ’90 – subì una flessione.

Dal 1995 con l’album Dispetto è iniziata una nuova fase più matura, nella quale Gianna Nannini ha contaminato il suo pop con melodiche più ariose e orchestrali (Sei nell’anima, Meravigliosa creatura, Aria, Grazie), con il tango (Amandoti) e sconfinando addirittura nel rap con In Italia insieme a Fabri Fibra. Gli anni Zero sono contraddistinti da un’attività febbrile: Nannini “regala” i propri brani a produzioni cinematografiche, compone un concept album dedicato a Pia de’ Tolomei (Pia come la canto io), duetta con alcuni dei più importanti artisti della scena musicale italiana (Fabri Fibra, Giorgia, Pacifico), è una delle principali artefici di Amiche per l’Abruzzo, un concerto memorabile tutto al femminile per le vittime del terremoto de L’Aquila. L’11 gennaio 2011 esce Io e Te album il cui pezzo portante è Ogni tanto, diario intimo dell’esperienza della maternità. Questa canzone, Ti voglio tanto bene e gli altri brani della track list del suo ultimo lavoro saranno la spina dorsale del concerto dell’Io e te Tour 2011 in programma sabato 4 giugno al Palaolimpico Isoazaki di Torino.

Biglietti: 46 e 36,80 euro. Info: www.ticketone.it

 

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