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Il prefetto “diffida” i sindaci No Tav dall’avvicinarsi alla Maddalena

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“Protestate legittimamente, ma non alla Maddalena. La presenza al cantiere della Maddalena si configurerebbe come un’interposizione fisica e avrebbe un altro significato”. È il sofisticato appello che avrebbe fatto il prefetto di Torino, Alberto Di Pace, ai 22 sindaci della Val di Susa in un incontro che si è svolto questa mattina nel capoluogo piemontese. A riferirlo al termine delle oltre due ore di riunione, è stato il sindaco di Sant’Antonio di Susa, Antonio Ferrentino. Tutto ciò mentre i due parlamentari piemontesi del Pd, Giorgio Merlo e Stefano Esposito scrivono al ministro dell’Interno Roberto Maroni a proposito dell’apertura del cantiere per la Tav a Chiomonte.

L’INCONTRO IN PREFETTURA. “Il prefetto – ha spiegato il sindaco Ferrentino – ci ha chiesto di convincere i cittadini che il cantiere non è la distruzione della valle e di cercare di evitare saldature tra i cittadini che legittimamente protestano e i manifestanti violenti”. Il primo cittadino di Sant’Antonio ha precisato che lui non andrà alla Maddalena, “a meno che non ci siano atti tali da richiedere la presenza dei sindaci. Purtroppo credo che noi, in questo momento, abbiamo un ruolo abbastanza marginale”.

Su un’altra linea d’onda, però, gli altri amministratori. “Noi dobbiamo essere presenti per la nostra gente – dice il sindaco di San Didero, Loredana Bellone – e fare da cuscinetto”.

E Sandro Plano, presidente della Comunità Montana, annuncia una collaborazione con la prefettura: “Abbiamo espresso la necessità di ridiscutere la rappresentanza. Il prefetto si è dichiarato disponibile ad attivare un rapporto preferenziale con l’unità di crisi istituita a Bussoleno”. Unità di crisi che ha un punto di osservazione anche all’area di cantiere della Maddalena. Intanto la data per l’avvio dei lavori è scalata al 30 giugno. Plano ha concluso invitando i manifestanti ad una “lotta non violenta”.

“MARONI ROMPA IL SILENZIO”. “Due settimane fa abbiamo chiesto al ministero degli Interni l’istituzione del sito di interesse strategico nazionale, invitando il governo a dare ai funzionari dello Stato un segnale chiaro e inequivocabile sulla condotta da tenere in merito alla Val di Susa. Finora nulla di ciò è avvenuto”. Così in una nota i democratici Merlo ed Esposito: “Maroni continua a tacere, mentre assistiamo a un rimpallo di responsabilità, con il prefetto che si appella al questore come se l’apertura del cantiere della Maddalena fosse solo una questione di ordine pubblico locale e non avesse a che fare con il rispetto della legalità, delle decisioni assunte dal parlamento e pienamente condivise da tutti gli enti locali: lo invitiamo a rompere il silenzio e a dare alle forze dell’ordine e ai funzionari pubblici un segnale preciso”.

LA VISITA GUIDATA DEI GRILLINI. Il Movimento 5 Stelle, per bocca della neoeletta consigliere comunale Chiara Appendino, ha invece puntato il dito contro teoriche contraddizioni della nuova giunta Fassino in merito alla Tav: “Sembra evidente che all’interno della maggioranza non ci sia una posizione univoca sulla questione Alta Velocità: chiediamo pertanto chiarezza, con una presa di posizione netta e precisa, in merito alla realizzazione di quest’opera da parte di chi non si è ancor assunto tale responsabilità, forse a causa delle forze con le quali si è dovuto alleare allo scopo di ottenere risultati elettorali maggiormente favorevoli, in particolar modo Sel e Idv”.  Per questo motivo la Appendino invita lunedì 6 giugno alle 16 tutti i consiglieri e gli assessori neoeletti a “una visita guidata proprio al presidio della Maddalena”.

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