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Economia

Fim e Uilm difendono gli accordi con la Fiat: “La Fiom sbaglia”. Depositato atto in tribunale

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Fim e la Uilm hanno depositato oggi in tribunale a Torino un autonomo atto di intervento nel giudizio promosso dalla Fiom contro la Fiat e contro l’accordo sindacale di Pomigliano del 23 dicembre 2010, sottoscritto dalla maggioranza dei sindacati e approvato dal referendum dei lavoratori. Lo comunicano una nota congiunta Fim e Uilm. Il ricorso contro l’accordo era stato presentato dalla Fiom nelle scorse settimane e la prima udienza è stata fissata per il prossimo 18 giugno.

In particolare, nel documento di Fim e Uilm si precisa che ”è un atto dovuto per difendere le importanti ragioni sindacali di un accordo che ha assicurato lavoro e prospettive industriali allo stabilimento di Pomigliano. Con gli stessi contenuti e motivazioni abbiamo successivamente sottoscritto l’accordo di Mirafiori e unitariamente quello della ex Bertone, anch’essi approvati dai lavoratori”. ”La partecipazione al giudizio è stata decisa per smentire la pretestuosa e offensiva rappresentazione dei fatti contenuta nel ricorso della Fiom – prosegue la nota – per difendere gli accordi sindacali sottoscritti e la volontà espressa dai lavoratori, per respingere nel modo più fermo qualsiasi lettura di scelte e comportamenti della Fim e della Uilm tesi a penalizzare altri sindacati”.

”Fim e Uilm – si legge ancora – hanno esercitato le loro prerogative di soggetti negoziali che la Costituzione gli riconosce e fatto trattative difficili e accordi sindacali condivisi dai lavoratori, così come i diritti sindacali sono prerogative della legge e non dei contratti collettivi”.

”Sono, quindi, le scelte sbagliate della Fiom – conclude la nota- che la escludono dalla newco di Pomigliano e dai diritti sindacali previsti dalla legge 300, non certo gli accordi sindacali stipulati dalla Fim e dalla Uilm che hanno invece salvato migliaia di posti di lavoro e dato una prospettiva all’intero settore automobilistico”.

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