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Rinnovato il contratto delle imprese artigiane della meccanica

Redazione Quotidiano Piemontese

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Confartigianato, le altre confederazioni dell’artigianato e delle Pmi, piccole medie imprese e i sindacati di categoria, Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, hanno firmato ieri l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area meccanica. Il contratto riguarda 550mila lavoratori dipendenti dalle imprese artigiane dei settori meccanico, installazione d’impianti, orafo e odontotecnico.

Si tratta di un accordo che disciplina l’apprendistato professionalizzante nel settore, prevedendo durate, nei due gruppi di riferimento, di 5 anni e mezzo e di 5 anni, confermando il meccanismo della determinazione delle retribuzioni in percentuale crescente con l’anzianità di servizio.

Il contratto disciplina anche istituti come il part-time, il contratto a termine e quelli di inserimento. L’accordo di rinnovo ha durata triennale e prevede anche un incremento salariale, per l’operaio qualificato del settore metalmeccanico, pari ad 86 euro a regime per il triennio, da erogare in tre tranches scaglionate a luglio 2011, gennaio e settembre 2012.

Soddisfazione per l’intesa viene espressa da Biagio Riccio,  presidente di Confartigianato Asti, il quale fa rilevare che “con questo accordo si conferma positivamente l’impegno, già assunto con i recenti rinnovi dei contratti artigiani, per valorizzare l’ apprendistato, istituto qualificante e peculiare dell’artigianato. Nell’accordo le parti si danno atto dell’importanza dell’apprendistato nell’artigianato quale strumento di trasmissione delle competenze, fondamentale per garantire buona e stabile occupazione. Inoltre – conclude Riccio – il contratto migliora la flessibilità per quanto riguarda la gestione dei principali strumenti contrattuali, con l’obiettivo di aiutare le imprese ad affrontare le sfide del mercato in questa fase di crisi”.

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