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Cronaca

Operazione anticamorra: sequestrato ristorante a Torino. Tra i soci c’è Cannavaro (non indagato)

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dopo la ‘ndrangheta, anche la camorra sotto la Mole. Per ora solo di striscio. È stato infatti sottoposto a sequestro il ristorante “Regina Margherita”, in piazza Savoia, a Torino. Ma fa ancora più clamore il nome del personaggio che è socio dell’omonima società di ristorazione, proprietaria del locale: Fabio Cannavaro, non coinvolto nelle indagini, ex capitano della Juventus e della nazionale italiana che da un anno sta svernando in Qatar.

All’interno della maxi operazione della Dia di Napoli sulle attività di riciclaggio, usura e reinvestimento di capitali illeciti in ambito camorristico, che ha coinvolto anche il capo della mobile di Napoli, sono in corso una serie sequestri di importanti locali pubblici, a Napoli e in altre parti d’Italia (Genova, Bologna, Torino, Varese, Caserta). In particolare sono stati messi i sigilli alla catena di ristorazione Regina Margherita.

Cannavaro, che non è indagato, avrebbe fatto da prestanome all’imprenditore Marco Iorio, vicino a clan camorristici e dedito all’usura. Il calciatore ha acquisito due anni fa il 10 per cento della società “Regina Margherita”, quota intestata alla C.M.A. – la cui denominazione riproduce le iniziali dei nomi dei tre figli del Pallone d’oro 2006 – che un tempo era denominata “Cannavaro Immobiliare”.

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