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Quote Latte, 54 condanne per truffa. Il Pd: “Grazie alla Lega, la Regione non ha 200 milioni”

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In un giorno che Roberto Cota e la Regione targata centrodestra vorrebbero cancellare dalla memoria, arriva la beffa quote latte. Si è chiuso infatti a Torino, con una condanna a un ex europarlamentare leghista, Giovanni Robusti, il processo d’appello dei Cobas del latte: quattro anni e sei mesi, oltre al riconoscimento dell’associazione a delinquere nei confronti di 54 imputati per aver eluso in maniera irregolare il prelievo sulla produzione fuori quota. “Oggi la Regione Piemonte paga duramente la decisione del presidente Cota e dell’assessore all’agricoltura Sacchetto di revocare la costituzione di parte civile della Regione stessa nella prima udienza d’appello del processo”: ha gioco facile l’opposizione, per bocca del consigliere del Pd Roberto Placido, nell’attaccare la maggioranza. “Se fosse rimasta parte civile (come aveva deciso la giunta precedente di centrosinistra, guidata da Mercedes Bresso, ndr), la Regione avrebbe potuto oggi vedere riconosciuto il proprio danno e incamerare ingenti somme”.

“Non si tratta di un risarcimento di poco conto: la Corte dei Conti, nella relazione di apertura dell’anno giudiziario 2010, ha quantificato i danni regionali in circa 200 milioni di euro. Una cifra che avrebbe fatto comodo alle casse regionali, alle prese con i tagli della sanità“. “Del resto sulla vicenda delle quote latte le responsabilità della Lega e del centrodestra sono grandi e ormai evidenti – ha aggiunto Placido – Proprio oggi infatti il Consiglio dei ministri ha fissato lo stop alla riscossione coattiva da parte di Equitalia delle multe sulle quote latte, un altro regalo agli allevatori disonesti. Intanto il centrodestra vara una manovra tutta lacrime e sangue, che mette sempre più a rischio lo stato sociale, reintroduce il ticket sulla sanità, blocca ancora stipendi e turnover dei dipendenti pubblici e conferma gli sciagurati tagli agli enti locali”.

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