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Alessandria

“Fabbio, dimettiti”: urla dal loggione del Comune di Alessandria contro il sindaco Pdl

Redazione Quotidiano Piemontese

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Hanno accolto il sindaco Piercarlo Fabbio (nella foto) con un manifesto, “Fabbio, mafia, merda”, poi si sono posizionati sul loggione che domina la sala consiliare del Palazzo Comunale e hanno contribuito a scaldare il clima della seduta del consiglio in cui si sarebbe dovuta  aprire la discussione sul bilancio 2011 e sul piano triennale delle opere.  Clima molto caldo, i manifestanti hanno chiesto, a gran voce, le dimissioni del primo cittadino e per oltre un’ora e mezza si sono succeduti interventi sull’argomento. All’origine l’arresto, nella fase 2 dell’operazione Maglio, di Giuseppe Caridi, consigliere comunale, che è stato sospeso e ieri sera, al suo posto è entrato, temporaneamente, Antonio Schiavone (Pdl).

Fra le voci quella di Paolo Bellotti (Idv) che ha ribadito la richiesta di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. dai banchi del Pd, per bocca del capogruppo Gianni Ivaldi, la sollecitazione al sindaco a scegliere il nuovo presidente della commissione politiche del territorio (era la carica di Caridi) tra i consiglieri di minoranza. Fabbio è intervenuto sottolineando la necessità di non trasformare in gazzarra argomenti che andrebbero discussi in altri termini. Ha anche respinto ogni coinvolgimento del consiglio comunale, “come spiegato anche dal procuratore Giancarlo Caselli, che ha puntualizzato come le amministrazioni pubbliche siano assolutamemte estranee”. Slitta invece all’8 luglio la discussione sulla posizione dei 28 precari degli asili nido.

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