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Cultura

Stresa capitale della grande musica con il Festival che compie cinquant’anni

Redazione Quotidiano Piemontese

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A fine luglio il lago Maggiore è uno spettacolo di colori e giochi di luce. In questa cornice da cartolina trovano posto le Meditazioni in musica, proposta ideale per chi (specie se dopo un anno di lavoro) desidera riposare la mente e nutrire lo spirito. La rassegna è inserita nel prestigioso Stresa Festival, manifestazione di altissimo livello che nel 2011 festeggia i suoi primi cinquant’anni: in mezzo secolo di Musica sono passati da Stresa alcuni dei più grandi interpreti del nostro tempo, a cominciare da Arturo Toscanini, ormai quasi una leggenda.

Come suggerisce il nome, le Meditazioni in musica prediligono un repertorio intimista, che ha bisogno di silenzio per poter essere assaporato. Ecco perché gli organizzatori hanno pensato a chiese, eremi e antiche rocche come luoghi per i concerti. La rassegna si apre con una due giorni dedicata a Bach. Venerdì 29 e sabato 30 luglio (ore 20.30) all’eremo di Santa Caterina a Leggiuno, il violoncellista lituano David Geringas esegue le sei Suite per violoncello solo del grande compositore tedesco. Bastano poche parole per inquadrare questi capolavori musicali, ormai divenuti popolari grazie a cinema e tv (vari film tra cui Master and Commander hanno frammenti delle Suite come colonna sonora). L’affetto con cui il pubblico accoglie le esecuzioni di questi brani ha  qualcosa di sorprendente. Ciò che incanta è il suono del violoncello (lo strumento dal timbro più simile alla voce umana) unito alla capacità di Bach di creare polifonia (pluralità di voci) pur usando un solo strumento.

Le tappe successive della rassegna non sono meno affascinanti. Domenica 31 luglio (ore 18.30) a Orta (chiesa di San Nicolao al Sacro Monte) la chitarra barocca di Hopkinson Smith esegue pagine di compositori spagnoli del ‘600. Martedì 2 agosto (ore 18.30) ad Angera (rocca Borromeo) è la volta dell’ensemble Cordia impegnato in Conversazioni musicali con brani di Vivaldi e Platti. Il concerto è anche occasione per conoscere alcuni strumenti antichi, come la tiorba, un maestoso liuto dal lungo manico che si usava nella musica barocca e che oggi si può ascoltare solo in rare esecuzioni filologiche. Il ciclo di concerti si conclude venerdì 5 agosto (ore 20,30) a Belgirate (Chiesa vecchia) con una serata dal titolo dantesco, Virtute e canoscenza. Protagonista il gruppo vocale De Labyrintho che si cimenta col repertorio fiammingo di Dufay, Desprez, Ockeghem e altri: una musica ancor oggi poco esplorata, piena di enigmi matematici e sensi nascosti.

Info e prenotazioni biglietti http://www.stresafestival.eu/ Per il concerto del 29 luglio è necessario affrettarsi perché i biglietti sono quasi esauriti.

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