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Alessandria: Fabbio ‘accusa’ Scagni

Redazione Quotidiano Piemontese

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Che sarebbe stata una seduta bollente era prevedibile. E i fatti non hanno smentito le previsioni. Anzi: la visita della Guardia di Finanza negli uffici del sindaco e del ragioniere capo del Comune di Alessandria per raccogliere documentazione per verificare la regolarità del bilancio 2010 ha surriscaldato l’aula consiliare. A dire il vero il primo cittadino, Piercarlo Fabbio, è stato avaro di spiegazioni, ma ha dichiarato di essere a disposizione dell’autorità giudiziaria, “convinto di aver sempre agito per il bene della città”. I toni sono saliti quando Fabbio ha puntato l’indice verso consigliere Mara Scagni, ex sindaco di Alessandria, con una pesante accusa: essere il mandante politico di queste azioni, essendosi rivolta alla Procura. Nessuna replica dalla Scagni, ha preso la parola Giorgio Barberis, consigliere di Rifondazione Comunista, per ribadire che la decisione di denunciare in procura le presunte irregolarità di bilancio è di undici consiglieri di minoranza e non di uno solo. Bocche cucite tra le file della maggioranza. Con la sola eccezione di Mario Bocchio, strenuo difensore delle linee programmatiche e dell’azione di sindaco e giunta. Minoranza compatta, invece, nel ribadire il fallimento del governo Fabbio. “Al posto delle grandi certezze di inizio mandato – così Gianni Ivaldi, capogruppo Pd – ci sono ora solo grandi delusioni”.

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