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Alessandria

Casale Monferrato intitola un parco a Ugo Cavallero, il maresciallo che massacrò 2000 etiopi. È polemica

Davide Mazzocco

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Da sabato scorso Casale Monferrato ha una piazza in più: i giardini compresi fra i viali Ottavio Marchino e Giolitti, infatti, sono stati intitolati a Ugo Cavallero. Il discorso di inaugurazione del sindaco Giorgio De Mezzi è stato ripetutamente interrotto da alcuni contestatori dell’Anpi e dell’Associazione Voci della Memoria. Il sindaco di Casale ha ricordato come la richiesta di intitolazione di una frazione della toponomastica cittadina al maresciallo Cavallero (originario di Casale) giacesse in comune dal 1997. L’Associazione Voci della Memoria non ha nascosto il proprio disappunto: “Sabato mattina, solo grazie al passaparola, alcune decine di persone – si legge nel comunicato – sono intervenute spontaneamente e autorganizzandosi per manifestare civilmente il proprio sdegno all’intitolazione di una piazza di Casale Monferrato a un personaggio che, compromesso con il regime fascista, fu responsabile di un massacro di quasi 2.000 persone in Etiopia, sterminate con lanciafiamme e gas iprite”. Ma controversa è anche la scelta della data: il 29 ottobre data non casualmente prossima alla Marcia su Roma che consentì a Mussolini di salire al potere e che avvenne il 28 ottobre. E la carriera di Cavallero fu legata a doppio filo al governo mussoliniano, anche se il 14 settembre 1943 il maresciallo fu trovato cadavere a Frascati, dopo essersi rifiutato di guidare le forze armate che avessero deciso di rimanere al fianco della Germania.

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