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La Camera approva lo statuto delle imprese. Pmi al centro dello sviluppo economico

Redazione Quotidiano Piemontese

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Via libera definitivo della Camera alle ‘Norme per la tutela della libertà d’impresa – Statuto delle imprese’. Montecitorio approva, all’unanimità, il testo proveniente dal Senato. Il provvedimento definisce lo Statuto delle imprese e dell’imprenditore e fissa una serie di principi di carattere generale come la libertà di iniziativa economica, un contesto normativo certo, la progressiva riduzione degli oneri amministrativi, trasparenza ed equità nell’accesso al credito.

Disposizioni che riconoscono il ruolo economico e sociale delle micro e piccole imprese, vale a dire il 94,7% delle imprese italiane, che rappresentano il 58,5% della forza lavoro e contribuiscono per il 60% alla ricchezza prodotta nel Paese.

Lo Statuto rappresenta un importante passo in avanti – commenta Giansecondo Bossi, direttore di Confartigianato Asti – una cornice di principi che devono essere attuati subito affinché gli imprenditori possano toccarne con mano gli effetti positivi. In questo drammatico momento di crisi, lo Statuto rappresenta un segnale di fiducia per le piccole imprese, una risposta allo strapotere dell’economia di carta. Abbiamo un’arma e dobbiamo usarla subito per modificare l’approccio dello Stato alle piccole imprese e liberarle da costi e vincoli che ne comprimono le potenzialità”.

Confartigianato – prosegue Bossi – ha fortemente sollecitato le disposizioni contenute nello Statuto, per questo ne vogliamo vedere immediatamente i risultati concreti. Ad esempio nella rapida applicazione della direttiva europea in tema di ritardi di pagamento. I nostri imprenditori hanno aspettato anche troppo: vogliono essere certi che trascorsi 30 o 60 giorni scatteranno sanzioni e indagini dell’Antitrust per la Pubblica Amministrazione e per i privati ‘cattivi pagatori’”.

E’, inoltre prevista una riserva del 60% degli incentivi alle Pmi di cui almeno il 25% destinato alle micro e piccole imprese e la proroga della delega al Governo sulla riforma degli incentivi.

 

Nella foto: Giansecondo Bossi, direttore Confartigianato Asti

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