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“On the road” operazione anti prostituzione. Indagate anche due guardie giurate di Alba

Redazione Quotidiano Piemontese

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“On the road”, ovvero sulla strada, è il nome dell’operazione dei carabinieri di Alba e Bra che, lo scorso anno, ha portato alla scoperta e smantellamento di un vasto di giro di prostituzione, concentrato lungo la strada statale 231 Asti – Cuneo, in particolare nel tratto compreso tra le due città di Alba e Bra. Ora, tutti gli indagati, tra cui due guardie giurate, arrestati dai militari a suo tempo, verranno rinviati a giudizio e sarà emessa la sentenza a loro carico.

Dopo sette mesi di indagini dei carabinieri, “On the road” si è conclusa con l’esecuzione di 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, minacce aggravate e lesioni personali gravi. Tra gli arrestati 2 pregiudicati albanesi, 1 macedone di Asti, 1 pregiudicata romena di Torino, 1 camionista di Canale e 2 guardie giurate di Alba che in seguito ai fatti, sono stati sospesi dal servizio.

La banda si era divisa i compiti, ognuno svolgeva un ruolo preciso. Il compito della romena, del camionista e delle guardie giurate era di accompagnare sul “luogo di lavoro” le prostitute, tutte ragazze dell’est, in particolare romene e albanesi tra cui anche una minorenne e di trovare loro alloggio ad Alba. Invece, il ruolo degli albanesi e del macedone provenienti dall’astigiano, consisteva nell’assegnazione degli spazi di lavoro, più che altro aree di servizio o piazzole di sosta lungo la strada, e “vigilare” sulle prostitute per proteggerle da clienti molesti o avvisarle in caso di arrivo dei carabinieri, riscuotendo poi dalle “lucciole” 3mila euro mensili ciascuna. Secondo i calcoli dei militari, gli sfruttatori incassavano dalle ragazze, in totale, 40 mila euro al mese, lasciando solo pochi soldi alle prostitute. Inoltre, le giovani avevano subito anche maltrattamenti e aggressioni da altre “colleghe” per invasione del loro posto sulla strada diminuendo il loro carico di lavoro e, quindi guadagno.

Dal marzo dello scorso anno, all’indomani del blitz che ha consentito di scompaginare l’organizzazione, quel tratto di strada è stato liberato dalla presenza di prostitute. Analoghe operazioni militati hanno “ripulito” dalla prostituzione le strade di Piana Biglini, Alba, Canove di Govone, lungo il confine con l’astigiano.                   

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