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Cultura

Il Salone del Libro in tempo di crisi? La risposta si chiama rete

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dubbi, variabili, incognite, percorso accidentato, perimetro da salvaguardare con le unghie e con i denti”. Queste le parole ricorrenti alla conferenza stampa di presentazione del XXV Salone Internazionale del Libro di Torino. Eccoci all’ennesima puntata della serie “La cultura al tempo della crisi”, spettacolo replicato più e più volte negli ultimi mesi. Sono scene già viste, eppure si fa sempre un po’ fatica ad abituarsi, soprattutto quando di mezzo (ed è la prima volta che se ne parla in modo così esplicito) c’è un colosso come il Salone. Edizione sotto tono? Non è detto. Qual è la risposta, allora? Per Rolando Picchioni, presidente della Fondazione per il Libro la Musica e la Cultura, la ricetta si chiama rete (e, guarda caso, Reti sarà anche il tema della nuova edizione). Un esempio? L’alleanza col Circolo dei Lettori.

Il Salone 2012 è ancora allo stato embrionale, ma la sua fisionomia si lascia già intravedere. Rispetto alla passata edizione “abbiamo rinunciato all’Oval – spiega Picchioni – perché i costi sarebbero stati eccessivi. Se nel centocinquantenario dell’unità nazionale l’espansione era giustificata dalla presenza della mostra L’Italia dei libri, quest’anno ritorneremo alle dimensioni consuete”. A proposito di anniversari: i 25 anni del Salone saranno celebrati con un ricco calendario di eventi ad hoc. Quanto al filo conduttore “abbiamo deciso di dar spazio alla rivoluzione tecnologica – chiarisce Ernesto Ferrero, direttore editoriale del Salone – e alle sfide che comporta, tra democrazia partecipata e rischi di manipolazione del pensiero. Il titolo potrebbe essere Nuove reti, oppure Vivere in rete o semplicemente Reti“. Spagna e Romania saranno i Paesi ospiti. Due invitati, dunque: è la prima volta (anche se in realtà qualcosa di analogo è già accaduto l’anno scorso: la Russia era l’unico ospite ufficiale, ma anche la Palestina aveva molto spazio). Bookstock village (spazio dedicato ai giovani), Nati per leggere (programma delle iniziative per i più piccoli), Lingua madre (incontri e concorso sul tema dell’integrazione) e Nati per leggere (appuntamenti nelle scuole) restano punti fermi. Tutto il resto è ancora un’incognita. Si vedrà, anche in base alle risorse disponibili (che per il momento sono realtà un po’ nebulose).

Tra le novità 2012 spicca la collaborazione (già ventilata qualche mese fa) con il Circolo dei lettori. Nel periodo precedente alla manifestazione (che si svolgerà dal 10 al 14 maggio) il circolo ospiterà un ciclo di 7 incontri, intitolati La città visibile (strizzata d’occhio a Italo Calvino) e incentrati sui cambiamenti che hanno trasformato Torino negli ultimi 25 anni. La regia degli eventi sarà di Marco Ponti. Inutile dire che tra le guest star ci sarà il Salone stesso, rappresentato dai suoi fondatori, il libraio Angelo Pezzana e l’imprenditore Guido Accornero. “Non solo – aggiunge Luca Beatrice, presidente Circolo dei Lettori – per il venticinquesimo compleanno del Salone abbiamo pensato anche a una mostra tematica, che sarà ospitata al Lingotto. Faremo vedere ai visitatori 25 icone torinesi dell’ultimo quarto di secolo: non mancheranno le scarpe tricolori Superga, la foto degli anelli attorno alla mole e il kebab, ormai cittadino torinese a tutti gli effetti”.    

 

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