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Aumento dei contributi previdenziali. Confartigianato non ci sta

Redazione Quotidiano Piemontese

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Totò diceva: “E io pago!”. A pagare sono i liberi professionisti, artigiani e commercianti, in virtù dell’emendamento che aumenta i contributi pensionistici, depositato nelle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera, riunite per l’approvazione della manovra finanziaria. Ma a questo aggravio economico, la Confartigianato di Asti dice no.Si tratta – sostiene il Giansecondo Bossi, direttore Confartigianato di Asti – delle stesse categorie che incontrano difficoltà sul mercato per l’aumento di imposte dirette e indirette, che sono interessate ai provvedimenti di deindicizzazione delle pensioni e che, con il passaggio al regime contributivo, registreranno la più forte diminuzione dei trattamenti previdenziali. L’aumento dei contributi pensionistici drenerebbe dal lavoro autonomo alcuni miliardi di euro”.

Bossi, pur confermando la necessità di una manovra rapida ed efficace, sottolinea che, in questo modo, l’italia vede il susseguirsi di provvedimenti che sottraggono risorse al Paese e sono destinati a produrre un impatto recessivo sul sistema economico.

 

 

Nella foto: Giansecondo Bossi

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