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Fermo dell’autotrasporto. Inevitabile secondo Confartigianato Asti senza risposte del Governo

Redazione Quotidiano Piemontese

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La manovra economica “salva Italia” di Monti non piace agli autotrasportatori che, attraverso Confartigianato Trasporti, reagiscono con un fermo verso fine mese, dal 23 al 18 gennaio. La crici ha complito molto il settore, anche a causa dell’aumento del costo del gasolio, dei premi assicurativi, dell’aumento delle giornate di divieto della circolazione e del rischio di cancellazione dei costi per la sicurezza. Ragion per cui Confartigianato, Confcommercio e Casartigiani chiedono un incontro tra i rappresentanti di Unatras e il Governo per trovare una soluzione alternativa.

L’iniziativa indetta da Unatras – sottolinea Giovanni Rosso, capo mestiere trasporti Confartigianato Asti – è una decisione grave ma inevitabile per testimoniare il disagio in cui si trovano ad operare gli autotrasportatori e dovrebbe vedere unite e coese tutte le Organizzazioni che hanno a cuore le sorti della categoria. Le difficoltà delle imprese sono aggravate dalle misure contenute nella manovra economica e Unatras le ha rappresentate in una lettera inviata nei giorni scorsi al Presidente del Consiglio Mario Monti e al Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera”. 

Nel frattempo la mobilitazione nazionale della categoria prosegue anche nei prossimi giorni e senza risposte sarà, presto blocco dei tir.

 

Nella foto: Giovanni Rosso

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