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Retromarcia Rai: “Nulla è dovuto per il mero possesso di Pc, tablet e smartphone”

Davide Mazzocco

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La sollevazione del popolo del web e delle associazioni dei consumatori hanno avuto l’efficacia di un referendum. Nel pomeriggio l’Ufficio stampa Rai ha emanato il seguente comunicato che ridefinisce – dopo il confronto con il Ministero dello Sviluppo Economico – quelli che sono gli apparecchi per i quali occorre pagare il canone: i cari vecchi televisori. Ecco il testo integrale:

La Rai, a seguito di un confronto avvenuto questa mattina con il Ministero dello Sviluppo Economico, precisa che non ha mai richiesto il pagamento del canone per il mero possesso di un personal computer collegato alla rete, i tablet e gli smartphone.

La lettera inviata dalla Direzione Abbonamenti Rai si riferisce esclusivamente al canone speciale dovuto da imprese, società ed enti nel caso in cui i computer siano utilizzati come televisori (digital signage) fermo restando che il canone speciale non va corrisposto nel caso in cui tali  imprese, società ed enti abbiamo già provveduto al pagamento per il possesso di uno o più’ televisori. Ciò quindi limita il campo di applicazione del tributo ad una utilizzazione molto specifica del computer rispetto a quanto previsto in altri Paesi europei per i loro broadcaster (BBC…) che nella richiesta del canone hanno inserito tra gli apparecchi atti o adattabili alla ricezione radiotelevisiva, oltre alla televisione, il possesso dei computer collegati alla Rete, i tablet e gli smartphone. Si ribadisce pertanto che in Italia il canone ordinario deve essere pagato solo per il possesso di un televisore.

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