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Cronaca

No Tav, Turi Vaccaro scende dal traliccio. Compensazioni: “Venerdì i primi 20 milioni”

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L’attivista No Tav Turi Vaccaro è sceso, poco dopo le 10,30, dal traliccio dell’alta tensione (lo stesso da dov’era caduto Luca Abbà). L’uomo si era arrampicato ieri al termine della manifestazione del movimento a Giaglione. Subito dopo la discesa ha pregato e si è dedicato ad alcuni esercizi di training autogeno, osservato da alcuni agenti di Polizia e dai Vigili del fuoco. Il pacifista, molto noto tra i No Tav, aveva con sè coperte, frutta e acqua. Per tutta la notte le forze dell’ordine e il personale medico giunto sul posto avevano tentato di convincerlo a scendere. (guarda le foto)

Al traliccio era stata tolta la corrente, proprio per evitare un’altra tragedia come quella successa ad Abbà. A quanto si apprende per lui ora si profila una denuncia per diverse violazioni, a partire dall’interruzione di pubblico servizio visto che il traliccio porta elettricità ad alcuni paesi della Val di Susa.

LE PRIME PAROLE. “Ho compiuto questo gesto per ricordare Luca – ha detto Vaccaro ai microfoni di SkyTg24 -. Volevo fare un sacrificio, ma sapevo che un’altra notte sarebbe stata rischiosa e non volevo far preoccupare i miei compagni di lotta: così ho deciso di scendere”.

Nelle stesse ore è arrivata la notizia della denuncia di una ventina di No Tav per i fatti di lunedì scorso alla baita Clarea durante le operazioni di allargamento del cantiere. Il dossier delle forze dell’ordine è  infatti arrivato oggi in Procura. I militanti, che si trovavano sul posto pacificamente, sono accusati della violazione di sigilli (perchè la baita era posta sotto sequestro) e di essere entrati nell’area vietata dall’ordinanza che istituisce l’area di interesse strategico.

COTA A ROMA. Il presidente della Regione Roberto Cota si trova in queste ore a Palazzo Chigi per un incontro con il premier Mario Monti. Al centro del colloquio il quadro della situazione nella Val di Susa per la vicenda Alta Velocità. Al termine il governatore leghista ha confermato “lo sblocco di 20 milioni di euro dal Cipe ( Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, ndr) comvocato per venerdì prossimo” per le compensazioni a favore del territorio interessato dalla Tav. Tra i primi interventi – sempre secondo Cota – dovrebbe esserci ”il potenziamento della linea storica Torino-Bussoleno”.

FASSINO SULLA MARCIA Sì TAV. “Il problema non è fare una marcia a favore della Tav, ma sviluppare una grande capacità di informazione a tutti i cittadini che vivono in Val dI Susa e in Italia su quello che è davvero questo investimento”. Così il sindaco di Torino, Piero Fassino, al termine di un incontro in Provincia tra istituzioni e parlamentari piemontesi sul tema Alta Velocità: “Quanto più l’informazione sarà diffusa e i cittadini saranno messi nelle condizioni di conoscere cos’è questo investimento, tanto più penso ne comprenderanno l’utilità e si supereranno le contrapposizioni che si sono avute sino a qui. Se si continua sulla strada del confronto razionale sarà possibile anche superare i pregiudizi e le contrapposizioni e recuperare il consenso di una parte di queli che fino ad ora non lo hanno espresso”.

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