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Semplificazioni fiscali, un passo avanti ma non sufficiente

Redazione Quotidiano Piemontese

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Soddisfatto Biagio Riccio, presidente Confartigianato di Asti, per l’entrata in vigore del decreto sulle semplificazioni fiscali. Un percorso di alleggerimento degli adempimenti tributari per le imprese. Un percorso utile, ma ancora insufficiente. Nel decreto sono state accolte molte delle proposte avanzate da Confartigianato, quali ad esempio: la semplificazione dello spesometro, la possibilità di suddividere in rate crescenti le somme dovute ad Equitalia, la possibilità di partecipare ad appalti pubblici qualora si sia ottenuta la rateizzazione dei debiti fiscali o contributivi, il mantenimento dei benefici fiscali a seguito di semplici inadempimenti di natura formale. Tuttavia – commenta Riccio – non si può non constatare che i diversi provvedimenti emanati per fronteggiare la crisi economica, oltre a determinare un’impennata della pressione fiscale, hanno altresì incrementato in modo rilevante gli adempimenti a carico delle imprese.

In una fase di recessione che comporta grandi difficoltà finanziarie per le imprese e le famiglie era legittimo attendersi la decisione, peraltro anticipata nelle prime bozze del provvedimento, di destinare le somme recuperate dall’evasione alla riduzione del carico fiscale per le fasce più deboli, agendo sulle detrazioni per carichi di famiglia.

Si deve, al contrario, registrare, con preoccupazione  – conclude Riccio – il ripristino del potere assegnato ai comuni di aumentare le aliquote e le tariffe dei tributi locali che determinerà quasi certamente un ulteriore aumento della pressione fiscale complessiva”.

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