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Cronaca

Le negano il cesareo e ora il neonato rischia. Aperta un’inchiesta sul Sant’Anna di Torino

Erica Gardella

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In seguito a delle complicazioni durante il parto ha chiesto ai medici di praticarle il cesareo per permettere a suo figlio venire alla luce, ma l’intervento le è stato negato e ora il piccolo rischia gravi danni celebrali. Questa è la drammatica storia raccontata da una giovane mamma e da suo marito avvenuta al Sant’Anna di Torino.

La procura ha aperto un’inchiesta per accertare le dinamiche della vicenda. Secondo la testimonianza dei coniugi il bambino era “abbastanza grosso”, infatti pesava almomento della nascita quattro chili e mezzo, e la madre non riusciva con le sue sole forze a metterlo al mondo. Sembra che sia rimasto incastrato per circa cinque minuti prima che un medico sia riuscito ad estrarlo. Nonostante le ripetute richieste di intervenire chirurgicamente i medici hanno preferito terminare il parto naturale.

In quegli interminabili minuti di scompiglio, il piccolo potrebbe aver riportato danni celebrali per la scarso afflusso di ossigeno al cervello. Il personale medico ritiene comunque che l’intervento, che spesso viene richiesto durante il travaglio senza una reale ragione medica, non era da ritenersi necessario. In seguito alle denunce si è attivata la procura che farà luce sul reale svolgimento degli eventi. Intanto continua il monitoraggio medico del piccolo per capire se effettivamente ha riportato danni e di quale entità.

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