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Cuneo

Guido Crosetto attende risposte dal PdL e auspica un percorso condiviso all’insegna della credibilità

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il gigante e la bambina, come li presenta il conduttore dell’evento “Senza paura – Le primarie delle idee” organizzato domenica a Roma, si sono presentati ufficialmente alla platea italiana. Giorgia Meloni, ex Ministro della Gioventù, e Guido Crosetto, ex sottosegretario del Ministero della Difesa sono i due protagonisti della giornata che ha siglato una frattura, se non la rottura con il PdL.

Spenti i loro sogni di primarie, l’inedita coppia ha gettato le basi per un nuovo percorso politico all’insegna della credibilità: “Un centrodestra credibile o ha Scajola e Dell’Utri o ha me e la Meloni e la credibilità non dipende dal simbolo, ma dalle persone che gli stanno dietro perché ne bastano 4-5 per portare nel fango tutte le altre. E noi di fango nell’ultimo anno ne abbiamo visto fin troppo” afferma Crosetto davanti al pubblico.

Quello disegnato dal gigante e la bambina è un centrodestra in cui non ci sono indagati per mafia e chi ha rubato milioni di euro non si autosospende, ma viene buttato fuori a calci. Il politico cuneese continua affermando: “Un centrodestra credibile sceglie al proprio interno un candidato giovane e non sale sul carro di Monti perché viene chiesto dai poteri forti. Un centrodestra credibile sa dire a chi ha fondato e governato il partito ‘non siamo d’accordo con te questa volta!’”. Crosetto propone un ragionamento e uno scambio di idee anche sulla base degli errori fatti. Dice: “Siamo qui per dire che c’è un modo di fare politica senza vendersi a nessuno, senza avere padroni, senza la verità in pugno, con molti dubbi e molta sofferenza”.

Meloni e Crosetto vorrebbero un luogo giusto dove poter lottare e trasformare i propri sogni in realtà, ma se quel luogo è il PdL lo devono sapere subito perché altrimenti potrebbero costruirne uno nuovo. Come ha affermato l’ex sottosegretario del Ministero della Difesa: “Siamo qui con la reale volontà di poter incidere su questa realtà, la voglia di combattere e di ragionare e cercare di indicare una via”. Riferendosi al PdL e a Silvio Berlusconi aggiunge: “Io spero ancora che sia possibile continuare un percorso insieme, ma questo non dipenderà da noi ma dalle risposte che arriveranno”.

Il gigante e la bambina insistono sulla volontà di dare dignità al proprio impegno politico “per avere il rispetto delle persone che abbiamo perso e per ricostruire questo paese senza paura”. Non è un addio al PdL, ma un avvertimento o un aut aut. I paletti non rimovibili sono stati messi domenica 16 dicembre, ora saranno Alfano e Berlusconi a decidere se questa strada sarà percorribile insieme oppure no. Se non sarà possibile lavorare al centrodestra delineato dal gigante e la bambina ognuno prenderà la propria strada. La coppia Meloni e Crosetto potrebbe buttarsi nella folle impresa di fondare un nuovo partito e fare i conti con gli elettori oppure come ha dichiarato il cuneese al tg3: “Qualcuno può fare un nuovo partito, qualcuno può tornare al vecchio lavoro, non chiudiamoci le strade”. Intanto si attendono risposte da casa PdL.

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