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Due casi di stalking nell’albese. Vittime le ex mogli di un bracciante e di un medico di Bra

Redazione Quotidiano Piemontese

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Nell’albese si sono verificati ancora casi di stalking. Vittime donne, ex mogli esasperate dalle continue vessazioni e violenze attuate dagli ex mariti. Il primo caso riguarda un bracciante agricolo 25enne di nazionalità macedone, con precedenti penali a carico che, dopo essersi separato dalla moglie, sua connazionale 23enne, che vive e lavora come badante ad Alba, ha iniziato a pedinarla, minacciarla e telefonarle con insistenza per indurla a tornare con lui. L’aspettava anche sotto casa e davanti alla villa dove abita l’anziano che la donna assiste. Lei, però non ne voleva più sapere dell’uomo, aggressivo e manesco. Già in passato lo aveva denunciato per lesioni personali e maltrattamenti. Denunciato di nuovo, i carabinieri, acquisiti i tabulati telefonici e il contenuto dei numerosi sms minacciasi, raccolto le testimonianze dell’anziano datore di lavoro della signora macedone, lo hanno fermato.

Protagonista del secondo caso di stalking, invece è un medico 40enne braidese, anche lui separato da circa un anno dalla ex moglie, il quale non accettava che la donna, un’impiegata di banca 30enne di Asti che lavora ad Alba, frequentasse altre amicizie ed in particolare uomini.

Si appostava all’esterno della banca dove lavora la donna e la pedinava ogni volta che lei usciva con amici minacciandola pubblicamente, tanto da indurla a cambiare le proprie abitudini di vita per evitare di incontrare l’ex marito. La donna poi, convinta da alcuni suoi amici, si è decisa a denunciare i fatti ai carabinieri i quali, avviate le indagini, hanno fermato il medico.

A carico dei due persecutori, accusati di stalking, ora pesa il divieto di avvicinamento alle vittime. Pena l’arresto immediato.

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