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Economia

Il Pd piemontese prende posizione contro l’abbandono dell’Italia di Fiat

Redazione Quotidiano Piemontese

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Con una nota il PD di Torino prende posizione contro alle annunciate decisioni di trasferire sede e quotazione in borsa dall’Italia all’estero. Ecco il comunicato: “La fusione tra Fiat Industrial e CNH, annunciata da Marchionne, pone nuovi interrogativi preoccupanti per il futuro del gruppo Fiat in Italia. La nuova società che trasferisce la sua sede da Torino all’Olanda e viene quotata in America è un segno di allontanamento dall’Italia. La sede e la quotazione in borsa sono due riferimenti importanti nella fisionomia di un grande gruppo industriale con 67.000 dipendenti di cui il 27,4% in Italia. Questo fatto è un nuovo motivo di forte preoccupazione per il futuro industriale del gruppo nel nostro Paese.

Riteniamo che, a fronte di questa importante scelta della Fiat, sia indispensabile che al tavolo del Governo – ove sono allo studio interventi mirati a sostegno del settore auto volti a ridurre l’impatto negativo che la Fiat ha sul mercato costantemente in calo – il Governo debba alzare il livello del confronto. Il Governo deve chiedere alla Fiat quali sono le scelte strategiche del gruppo in prospettiva e se la dichiarata flessibilità strategica significhi orientare investimenti lontani dal nostro Paese.

Il Governo deve chiedere a Fiat di accelerare l’attuazione del Piano Fabbrica Italia, fare gli investimenti (ventimiliardi) e lanciare i 34 nuovi modelli di auto annunciati nel piano. Inoltre, progettare modelli a basso impatto ambientale e a basso consumo: in questa direzione la concorrenza ha già allo studio modelli di auto in grado di fare 100km con un litro di carburante e sta producendo l’auto elettrica.

Il Governo contestualmente deve varare provvedimenti che stimolino le imprese ad investire in Italia. E’ urgente accelerare il programma di ricerca sulla mobilità sostenibile per la nostra regione, dare continuità ai 9 progetti presentati nella recente gara, che si è svolta un mese fa e che ha coinvolto 40 grandi imprese, 130 piccole e medie, 5 centri di ricerca e 28 dipartimenti universitari.

Il Ministro della Ricerca e Università deve mantenere gli impegni presi a suo tempo al fine di accelerare la transizione verso la Terza rivoluzione industriale, come è emerso dalla recente conferenza Missione crescita. La situazione si sta aggravando, a Torino i lavoratori in CIG sono 23423 e in mobilità 24734 – in Piemonte 57611 in CIG e 47739 in mobilità.

Per il calo di mercato si prevede ancora nei prossimi mesi il ricorso alla CIG dei lavoratori addetti alla produzione auto e della filiera componentistica. A giugno e luglio sospenderanno il lavoro per alcuni giorni i 5400 impiegati degli enti centrali della “Palazzina”, gli addetti alla progettazione, ai servizi finanziari ed altri servizi di tutto il Gruppo Fiat. La Fiat è cresciuta con l’impegno, il lavoro, l’intelligenza creativa di tutti i lavoratori: operai, impiegati, tecnici e progettisti. La Fiat deve continuare la sua storia sempre partendo da Torino.”

Nel frattempo arrivano le notizie dei nuovi successi Chrysler: a maggio le vendite Chrysler negli Stati Uniti hanno fatto registrare un balzo del 30% rispetto allo stesso periodo del 2011 pari a 150.041 auto vendute. Si tratta del miglior mese di maggio dal 2007. Il Gruppo Chrysler – precisa l’azienda – ha segnato il ventiseiesimo mese consecutivo di aumenti e il dodicesimo di incrementi di almeno il 20 per cento. Tutti i marchi del Gruppo hanno conseguito un aumento annuale delle vendite e numerosi modelli hanno stabilito record di vendita per maggio.

 

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