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Piemonte

La Cenerentola dalle Regge Sabaude in mondovisione: come e dove vederla

Redazione Quotidiano Piemontese

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Domenica 3 giugno e lunedì 4 giugno dalle in diretta in televisione su Rai 1 e in streaming sui canali Rai oltre che in tutto il pianeta in mondovisione andrà in onda il primo atto della Cenerentola di Rossini. E’ un evento televisivo unico a cavallo tra cinema e teatro per la regia di Carlo Verdone. Lo spettacolo che avrà nelle due serate il suo primo e poi secondo  atto è ambientato nella  Palazzina di Caccia di Stupinigi, nella Villa dei Laghi  al parco regionale della Mandria e al Palazzo Reale di Torino come location.

Cenerentola è una favola senza tempo di cui esistono 850 versioni nel mondo. Lo spettacolo è ideato e prodotto da Andrea Andermann come quarto appuntamento della Via della musica, progetto nato 20 anni fa, ideato e prodotto con la Rai da Andrea Adermann, che ha portato in mondovisione i grandi capolavori della musica italiana con il format del film in dirett”. Dopo la Tosca nei luoghi e nelle ora di Tosca, La Traviata a Paris e Rigoletto a Mantova, la “Cenerentola” troverà le ambientazioni delle residenze sabaude torinesi a farle da cornice.

Le musiche di Rossini saranno suonate dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dal maestro Gianluigi Gelmetti. Il film sarà arricchito una ventina di minuti di animazione realizzati da Rai Fiction e Rada Film. La diretta di Cenerentola a Torino potrà anche essere seguita sul maxischermo installato in piazza San Carlo.

Carlo Verdone ha spiegato il suo coinvolgimento nella regia: “In un mondo in cui la realtà è veramente molto brutta rifugiarsi in una favola è in qualche modo un cuscino soffice con cui staccare per un attimo. Essere onesti, puliti e coltivare i propri sogni con purezza ma anche con tenacia, alla fine ripaga. E’ chiaro che la parte comica, divertente, brillante, si stringe soprattutto su tre personaggi: il padre e le due sorellastre. La favola verrà comque rappresentata con uno stile classico, come sicuramente avrebbe voluto Rossini. Torino è una città, splendida, molto europea, un po’ Vienna, un po’ Bruxelles. Irriconoscibile rispetto a quella che avevo conosciuto nel ’78, quando ci venni per il programma Non stop”.

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