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Economia

La Camera contro la sfiducia al ministro Fornero

Redazione Quotidiano Piemontese

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La Camera ha respinto la mozione di sfiducia presentata da Lega e Idv per il ministro Elsa Fornero con 435 no, 88 sì e 18 astenuti. Il dibattitoin aula è stato molto acceso soprattutto per merito di Di Pietro. Il ministro del Lavoro ha commentato visibilmente provata: “Infastidita non è il termine adatto. Chiaramente mi ha creato sofferenza, però l’abbiamo superata. Ora continuerò a lavorare con l’impegno di prima per preparare il vertice con la Germania. Devo incontrare la mia collega ed è bene che sia preparata. A chi mi accusa voglio dire: non ho mai mentito, non è mia abitudine.

Di Pietro nel suo intervento aveva annunciato di votare la sfiducia: “per ragioni di metodo e di merito, perché la Fornero ha commesso un imbroglio gravissimo mentendo sapendo di mentire. Perché carta canta e qui è pieno di tre scimmiette che non sentono, non vedono, non parlano. Se si fosse trattato di un errore noi avremmo anche capito perché sappiamo che chi lavora sbaglia. Ma lei in data antecedente alle sue dichiarazioni aveva ricevuto la relazione Inps con numeri differenti, dunque sapeva di avere un dato falso e ha riferito il falso. Per questo non merita di fare il ministro. La sua arroganza nel violare l’art. 1 della Costituzione, affermando che il lavoro non è un diritto. Non può fare il ministro chi viola la Costituzione. E noi riteniamo ancor più grave l’affermazione data successivamente, ovvero che i giovani devono fare i sacrifici. Ai nostri tempi, ministro, c’erano delle opportunità per i giovani, ma ora non ci sono treni su cui saltar su. Oggi i treni per loro non passano più anche col contributo di questo governo. La sfiducia, dunque, non è per la politica generale, ma per i suoi atti e comportamenti individuali. Lei  il 9 maggio ha riconosciuto che la riforma rischiava di favorire il sommerso e ha aggiunto che era un rischio che bisognava pur correre. Mi ricorda un altro ministro che diceva che con la mafia bisogna convivere”.

L’intervento di Di Pietro

L’intervento di Di Pietro e i commenti della Fornero in aula

La posizione del Pdl è stata chiara: “Il Pdl voterà contro  la mozione di sfiducia a Fornero, perché siamo leali a questo governo e perché ci fidiamo dell’impegno solenne del presidente Monti. Un conto è la polemica politica, un conto il dissenso. Non è tollerabile che lei, ministro, sia diventata il saracino della giostra”.

Duro anche l’intevento del capogruppo della Lega  Gianpaolo Dozzo: “Fornero non gode di fiducia e di stima né dentro il Parlamento, né nel Paese,  forse non può fare a meno della sua sedia, ma il Paese può benissimo fare a meno di lei. Da una parte ci sono i lavoratori, dall’altra i tecnici; da una parte gli esodati, dall’altra Fornero. Noi sappiamo con chi stare, non so voi”.

 

 

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