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Economia

Secondo Le Figaro in Francia si sta ripensando il futuro della Torino – Lione

Redazione Quotidiano Piemontese

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Colpo di scena dal fronte francese per i discussi lavori per la TAV in Valsusa. Secondo Le Figaro e altre fonti d’oltralpe il governo francese sta ragionando su quali progetti delle linee ad alta velocità possano essere abbandonati per la crisi economica: tra i progetti a rischio ci sarebbe anche la Torino-Lione. In periodo di crisi, la Francia non ha più i mezzi per permettersi tutte le opere di infrastrutture su cui aveva puntato ed il governo dovrà ora decidere a quali linee di alta velocità rinunciare.

La Torino-Lione ha un costo elevato ed è una linea che sconta il possibile calo del traffico merci. Per il ministero del bilancio francese:  ”non bisogna trarre conclusioni affrettate, valutare la correttezza degli investimenti pubblici ed ordinarli in ordine ”prioritario. Il lancio dei lavori definitivi necessita di un forte impegno finanziario da parte dell’Unione europea’. La Torino-Lione è un progetto diverso dagli altri, che ha dimensioni europee e un importante interesse ambientale.  Serve un altro accordo tra le parti che comprenda nuovi contributi. l progetto è a un tale stadio di avanzamento in cui bisogna prendere una decisione definitiva”.

Una missione composta da parlamentari ed esperti sarà nominata a breve per classificare i progetti previsti per ordine di priorità e prendere delle decisioni per la fine dell’anno.

Le reazioni alle notizie non si sono fatte aspettare.

Paolo Balistreri Segretario Generale di Confindustria Piemonte e Coordinatore Tecnico di Transpadana, ha sottolineato in una nota: ” la Torino-Lione è stata confermata il 22 giugno 2012 a Roma dal Presidente François Hollande come opera prioritaria da farsi;    la tratta internazionale fa parte dell’accordo intergovernativo sottoscritto tra i due Paesi a inizio anno 2012 e in corso di ratifica dai due parlamentari;   non vi è alcun cenno alla Torino-Lione nel programma di riduzione degli investimenti in discussione da parte del Governo francese e nessun organo di stampa francese l’hai mai citata;  il corridoio mediterraneo 3, di cui la Torino-Lione è una parte importante, rientra tra i 10 corridoi TEN-T confermati a ottobre 2011 dall’Unione Europea. E’ opportuno per tanto mantenere la massima attenzione sul progetto rispettando la tempistica e gli obiettivi indicati dall’accordo intergovernativo e sul versante italiano procedere con le opere relative al cantiere della Maddalena e sviluppare la necessaria progettualità per favorire gli investimenti e lo sviluppo del territorio della Valle di Susa”.
Il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta ha commentato  le notizie: “L’ultima cosa che serve all’Europa in questa difficile congiuntura economica è l’allarmismo sulle infrastrutture. Il Governo Monti saprà certamente verificare con i colleghi francesi il rispetto degli accordi internazionali. La scelta è di carattere ambientale e di sviluppo economico: l’Europa privilegerà le ferrovie o le autostrade?”

Per il parlamentare torinese, Stefano Esposito: “Le notizie relative ad un eventuale abbandono della Francia del progetto di realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, qualora confermate, costituirebbero un fatto gravissimo per il nostro Paese e un danno economico senza precedenti. Ho già chiesto direttamente a tutti i soggetti interessati, a cominciare dal Governo, di adoperarsi per chiarire la veridicità della notizia e se quanto riportato daLe Figaro esprima realmente l’orientamento dell’esecutivo transalpino o semplicemente il pensiero di un Ministro seppur autorevole.”.

Il Movimento Notav apprezza ovviamente la notizia

La notizia che sta rimbalzando da questa mattina riguardo alle indiscrizioni pubblicate da Le Figare, secondo le quali la Francia starebbe pensando di abbandonare la Torino Lione sono senza dubbio positive e anche reali. Sono indiscrizioni pertanto vengono smentite e ridimensionate ma una breccia si è aperta oltre le Alpi, e non è il tunnel. La Francia ha fatto i conti e chiaramente ha iniziato a preoccuparsi un pò. Questo nonostante i costi che dovrebbe sostenere sono di gran lunga minori di quelli italiani (il nostro paese si accollerebbe diversi costi francesi…) i ragionieri di stato lanciano un allarme e guarda caso, attingono da quei dati da cui attinge da tempo il movimento notav: opera inutile, diminuzione drastica delle merci, tir mezzi vuoti e sopratutto una crisi economica di cui non si prevede la fine. Tolta la patina dei vari fan del tav, ecco che la realtà fà pendere i giudizi dalla parte di chie è contrario per tutti i motivi sopracitati e alcuni in più.

L’unico che non vuole perdere il posto di lavoro è invece l’architetto pigliatutto, quel Mario Virano che si permette di tradurci gli articoli francesi secondo i suoi comodi e parla di tempesta in un bicchier d’acqua. Sarà, ma il vero dato di fatto è che il banchetto imbandito incomincia a traballare e come ripetiamo da tempo, di scontato non c’è nulla. Non ci aspettiamo nulla, del resto viviamo le politiche di un governo che taglia solo e alimenta l’austerity senza mai prendere in considerazione la cancellazione di questo enorme spreco di denaro pubblico.

Monica Cerutti di Sel:  “Abbiamo sostenuto nel tempo l’inopportunità della realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Il suo effettivo bisogno non è giustificato dai volumi di traffico merci in flessione e dal costo troppo elevato per il periodo che stiamo vivendo”.

Il segretario di Rifondazione, Paolo Ferrero festeggia:  “La notizia è  importantissima: a questo punto solo l’Italia si ostina a portare avanti una grande opera inutile dal punto di vista del traffico di merci e persone, costosissima in termini economici, dannosa per l’ambiente e per la popolazione valsusina. A questo punto che farà il governo Monti.  Bisogna smetterla di spendere i soldi dei contribuenti per gli affari di pochi” .

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