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Economia

Secondo il ministro Balduzzi sono a rischio le Città della salute di Torino e Novara

Redazione Quotidiano Piemontese

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Nuova Società fa un resoconto dell’incontro svoltosi alla Festa dell’Italia organizzata dal gruppo consiliare regionale del PdL  Progett’Azione a cui hanno partecipato il ministro della Salute Renato Balduzzi e l’assessore alla sanità della Regione Piemonte Paolo Monferino.

Il ministro e l’assessore, dopo l’introduzione del consigliere regionale del Piemonte Gian Luca Vignale (Pdl), membro della Commissione Sanità, non perdono un istante a dire che sono tecnici prestati alla politica. Ma a proposito di politica, Balduzzi ha il non facile compito di presentare il taglio imposto dalla spending review (revisione della spesa), o come molti l’hanno battezzata nel mondo sindacale: manovra finanziaria aggiuntiva. Che sommata alla manovra del2011 al settore sanitario, ammonta a 7,9 miliardi di euro tra il 2012 e il 2014. Oltre al taglio di 7000 posti letto negli ospedali pubblici, a partire dal 2013.

I 2 tecnici sono più propensi però a parlare di razionalizzazione delle risorse e distribuzione ottimale del personale. «Il taglio dei posti letto da 4 a 3,7 per mille abitanti, non vuol dire abbassamento della qualità dei servizi, abbiamo standart che ci permettono di calcolare il reale bisogno di operatori negli ospedali, il Governo chiede alle regioni di razionalizzare la rete ospedaliera, non di fare tagli. Chi non si adegua non potrà assumere medici precari, altrimenti si tratterebbe di cattiva sanità». Così afferma il ministro, agitando le mani.

«Per quanto riguarda il finanziamento della “Città della Salute” a Torino e Novara non faccio promesse senza basi concrete. :Attendiamo che la Regione presenti i progetti definitivi, ora è prematuro parlarne». Aggiunge ancora Balduzzi.

E’ la volta di Monferino, «Ci saranno soppressioni e riqualificazioni, trasformeremo strutture inutili e costose in centri di riabilitazione, dove la degenza è molto meno cara, e non mancheranno i trasferimenti di sede, come è il caso dell’obsoleta Amedeo di Savoia.

La regione – continua Monferino – approverà un piano dettagliato per l’edilizia ospedaliera, quindi un nucleo di valutazione si esprimerà e ci porremo in attesa del finanziamento».

Balduzzi recupera palla e rilancia: «Intendiamo premiare le regioni virtuose; nel decreto legge sulla revisione della spesa è prevista un quota premiale per quelle che negozieranno meglio con i fornitori di materiale sanitario. Chi invece va troppo oltre le cifre indicative ne discuterà con la Corte dei conti»

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