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Che fine faranno i piccoli Comuni con l’eliminazione delle Province?

Redazione Quotidiano Piemontese

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Piccoli Comuni crescono? è quanto sperano i sindaci, circa una settantina, dei vari paesi dell’astigiano,ma non solo,  riuniti in consiglio regionale con il gruppo del Pd. Quale futuro per le minute realtà ammministrative, quali e quanti servizi per i cittadini? Il convegno “Unioni dei piccoli comuni: quale strada intraprendere?” ha chiarito, almeno l’interesse da parte di molti sull’argomento.Se da un lato è confermata la fiducia al sistema delle Unioni di Comuni che gestisce, in maniera associata, alcuni servizi, dall’altro si è resa necessaria l’implementazione di alcune modifiche a tale sistema che punti su una maggior forza di intervento. Si paventano già molte proposte da presentare in Regione, soprattutto in questo periodo di tagli alle Amministrazione e di ridisegno politico delle autonomie con le eliminazioni di alcune Province. Tutti concordi sul fare di Asti un punto di riferimento di una vasta zona, com’è è sempre stata e di farlo in tempi brevi. La Commissione per le Autonomie Locali non aspetta e bisogna aggregarsi ad altri territori, simili per storia ed economia, considerando il parametro del numero degli abitanti, 350mila sotto il quale una Provincia viene eliminata.

Si fa l’ipotesi di unua maxi provincia che accorpi Alba, Asti, Chieri, Casale Monferrato, Acqui Terme e Bra.

 

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