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Ritorno al Futuro: Luca Abbà ritornerà il 29 settembre alla Baita Clarea

Redazione Quotidiano Piemontese

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Luca Abbà, l’attivista NoTav che il 27 febbraio 2012 durante una manifestazione contro la linea dell’Alta velocità Torino-Lione in Val di Susa era rimasto ferito cadendo dal traliccio su cui si era arrampicato, ritornerà alla Baita Clarea, sotto quel traliccio da cui è caduto sette mesi fa, . Il suo ritorno è previsto per sabato prossimo 29 settembre, quando il movimento NoTav si darà appuntamento al campo sportivo di Giaglione per una passeggiata verso il cantiere della Clarea. Abbà ha chiesto ail movimento di accompagnarlo fisicamente e moralmente  in questo suo primo ritorno.

Luca Abbà in un video sul sito del movimento spiega:  “Le mie condizioni fisiche  che sono in continuo miglioramento mi permettono di indire questa giornata che sarà una occasione per tutti di accompagnarmi, per quelli che da tanto tempo non sono più stati attorno alle recinzioni di questo cantiere. Per me sarà una occasione per superare questo trauma, questo incidente che mi ha cambiato la vita. Ma anche una occasione per dimostrare che il movimento No Tav e la Val di Susa non hanno intenzione di mollare la presa e continueranno nell’opera di denuncia e contrasto di questo cantiere. La giornata  si intitolerà Ritorno al futuro, per me e per chi in Clarea non è più tornato in questi mesi. Sarà una giornata a volto scoperto, pacifica ma determinata”.

Il video di Luca Abbà

Il movimento NoTav spieg che quella del 29 settembre: “sarà una giornata per tutti, pacifica ma risoluta nel rivendicare la voglia di esserci e di continuare ad opporsi allo scempio in atto. Sarà ancora un’occasione per dimostrare che non ci faremo intimidire dai tentativi di criminalizzazione e per denunciare l’enormità di un’infrastruttura imposta manu militari al territorio valsusino”. Durante la giornata verrà anche posato un menhir in pietra a memoria di tutti i caduti della resistenza partigiana nelle vallate alpine piemontesi; per contribuire alla costruzione del basamento di questo monumento invitiamo tutti i partecipanti a portare con sé un piccola pietra proveniente dal proprio luogo di abitazione e resistenza per rappresentare idealmente l’unione dei luoghi e delle persone che desiderano un mondo diverso”.

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