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Ambiente

Il Tar del Piemonte non accoglie le istanze ambientaliste per bloccare la caccia

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il Tar del Piemonte non ha accolto l’istanza di misure cautelari urgenti presentata da LAC, Pro Natura e SOS Gaia rimandando ogni decisione alla Camera di consiglio collegiale del prossimo 10 ottobre 2012. L’apertura della caccia in Piemonte rinviata al 30 settembre 2012avrà regolarmente luogo. Secondo le associazioni ricorrenti: “Per quattro specie (gallinella d’acqua, alzavola, allodola e ghiandaia) – scompare la protezione durata 24 anni. Dal 1° ottobre aprirà anche la caccia alle specie della piccola fauna alpina come gallo forcello, pernice bianca, coturnice, lepre variabile ormai quasi estinte.

Viene reintrodotta la caccia con l’arco, mezzo silenzioso e crudele che il più delle volte ferisce solamente gli animali e li condanna ad atroci agonie. I carnieri giornalieri ed annuali vengono assurdamente aumentati- Senza Piano Faunistico Venatorio Regionale  con 6 Piani provinciali su 8 scaduti, senza legge regionale abrogata per impedire il voto popolare nel maggio scorso, senza l’obbligatoria Valutazione di Incidenza per le zone di Rete Natura 2000 (SIC e ZPS) la Giunta Sacchetto Cotsacondanna la fauna selvatica piemontese a massacri come ancora non si erano visti. Tra le tante nuove nefandezze del Calendario Venatorio 2012-2013, quasi un incentivo al bracconaggio”.

Secondo Federcaccia:   “Continua lo scontro che oppone Federcaccia Piemonte a Lega per l’abolizione della caccia, Pro Natura e Fondazione per l’Ecospiritualità dopo il ricorso che le tre associazioni hanno notificato a Regione, comprensori alpini, ambiti territoriali, aziende faunisticho-venatorie e agrituristico-venatorie.  Ricorso che fa seguito alla delibera del 14 settembre con la quale la Regione aveva preso atto della sospensiva del Tar piemontese e consentito la riapertura della caccia al cinghiale e di selezione il 15 settembre e alle altre forme di caccia al 30 settembre”.

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