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Piemonte

Maurizio Lupi era già stato in buona compagnia protagonista della parentopoli in Regione Piemonte

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il coinvolgimento di Maurizio Lupi nelle vicende più eclatanti sulle spese dei consiglieri regionali piemontesi ha fatto ricordare i fatti della parentopoli scoperta in Regione Piemonte giusto due anni fa. Maurizio Lupi  aveva piazzato a lavorare in Regione  la moglie Lorella, la figlia Sara e  i fratelli Alberto e Alessandro. Ma non era il solo.  Michela Carossa, figlia del capogruppo della Lega Mario lavorava nella segreteria del governatore Roberto Cota, come addetto collaboratore dell’ufficio comunicazione.

Paola Ambrogio, moglie dell’assessore all’Ambiente Roberto Ravello, lavorava alla segreteria dell’assessore regionale ai Trasporti William Casoni.  Maria Cristina Toselli, sorella del consigliere regionale Francesco, lavora a lgruppo del Popolo delle Libertà insieme a Daniela Rasello, figlia del consigliere regionale Rosanna Costa e Giovanna Armosino, sorella di Maria Teresa, presidente della provincia di Asti.In Regione lavora anche  Sabrina Giovine, sorella del capogruppo dei Pensionati con Cota.

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