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Ambiente

Sei astigiani intossicati da funghi raccolti nei boschi del Sassello

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sei persone ricoverate nel week end appena trascorso al all’ospedale astigiano Cardinal Massaia per intossicazione da funghi. Tutto è iniziato con dolori gastrointestinali e vomito. Prima “vittima gastronomica” un raccoglitore di funghi che, insieme a cinque amici invitati a cena a degustare la leccornia di stagione, si è sentito male. La moglie ha, infatti cucinato il risotto con i funghi, ma non avendolo mangiato, si è salvata dall’intossicazione. Tutti gli altri, invece sono finiti al pronto soccorso.Il raccoglitore, 50 anni, residente in un centro della Valle Belbo, ha raccontato ai micologi dell’Asl di Asti di aver trovato i funghi nei boschi del Sassello, tra Liguria e Piemonte, riconoscendoli come esemplari di Clitocybe nebularis (nome comune pevein o nebbione).

Questo fungo, commercializzato fino a vent’anni fa – spiegano gli esperti del Centro micologico dell’Azienda sanitaria – è da tempo classificato come ‘sconsigliato’ perché contiene una tossina che può causare gravi disturbi gastrointestinali ed è quindi opportuno non mangiarlo: ma, evidentemente, non tutti lo sanno. Può anche essere parassitato da un’altra specie fungina, la Volvariella surrecta, che ne accelera la putrefazione. Inoltre è facile confonderlo con l’Entoloma sinuatum, fortemente tossico, cui assomiglia moltissimo e che spesso cresce nello stesso habitat”.

Le sei persone ricoverate sono state sottoposte ad esami del sangue e delle urine per accertare la presenza della tossina fungina. In collaborazione con il Centro antiveleni, inoltre, i medici del pronto soccorso astigiano hanno concordato la terapia. Gli intossicati, intanto, poco alla volta hanno lasciato l’ospedale dopo la sgradevole esperienza.

Questo episodio – indica Marisa Panata, esperta del Centro micologico dell’Asl – ci induce a tornare su un concetto che da tempo ripetiamo ai raccoglitori privati: mai fidarsi, fare sempre controllare i funghi. Il nostro servizio è attivo nelle sedi di Asti, in via Conte Verde 125 (lunedì e venerdì, dalle 14 alle 15), e di Nizza Monferrato, piazza Cavour 2 (mercoledì, dalle 14 alle 15). In tutti gli altri giorni garantiamo il controllo previo appuntamento telefonico allo 0141.484920”.

Gli operatori dell’Asl invitano i raccoglitori privati ai corsi di riconoscimento dei funghi dove si insegna a distinguere le specie commestibili e non.

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