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Zacchera sbotta: ora anche la recinzione a rendere orripilante la nuova questura

Erica Gardella

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Il sindaco di Verbania Marco Zacchera non trattiene il disappunto relativamente alla nuova questura di Verbania, struttura al centro delle critiche più feroci da parte non solo delle autorità ma soprattutto della popolazione. La struttura circolare in pannelli a specchio, che hanno già creato parecchi disagi a causa del riflesso verso le case di fronte e verso le auto di passaggio, è stata infatti ribattezzata il “bidone”. Ora che è stato innalzata una terribile recinzione attorno alla struttura anche Zacchera non si trattiene e ed esprime tutto il suo disappunto.

 «A parte la beffa di realizzare un’opera che ora rischia in parte di non servire più [dato che doveva non solo ospitare la Questura, ma anche la Provincia, n.d.r.] alle scelte architettoniche che considero infelici per realizzare un edificio che non ha nulla a che vedere con il paesaggio circostante, ai problemi di riflesso verso la strada e le case vicine adesso – oltre al rumore ed alle vibrazioni segnalate anche ai vigili del fuoco – c’è ora anche la nuova rete di recinzione che si sta costruendo in questi giorni: non c’è limite al peggio!».

E prosegue. «Capisco i motivi di sicurezza ma la nuova recinzione è un ulteriore pugno nell’occhio al paesaggio. Possibile che non ci sia stata la possibilità di renderla meno impattante o realizzarla in modo meno appariscente? Abbiamo subito questo progetto nato con la precedente Amministrazione e  il Comune non può dire nulla su di esso per segreto di Stato, i vicini non possono neppure aprire le finestre nelle giornate di sole e la città ha intanto perso anche il capoluogo di Provincia: un bilancio complessivamente tragico, ma che ci è costato e che ci costerà milioni di euro!».

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