Seguici su

Alessandria

Ultimata la “Via Francigena del Piemonte”: 650 km di percorso

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

Locandina della Via Francigena del Piemonte

Con il tratto “Via Francigena verso il mare. Città, borghi e colline del Monferrato” si completa la Via Francigena che attraversa il Piemonte: 650 km di percorso, 107 comuni coinvolti, 5 province Torino, Vercelli, Biella, Asti e Alessandria, 4 parchi naturali interessati, 368 operatori aderenti.  Numeri che testimoniano l’importanza del Piemonte nei secoli quale terra di passaggio dalle Alpi verso la Pianura Padana, con un ruolo di cerniera tra la Via Francigena che da Canterbury portava a Roma, attraverso il Colle del Gran San Bernardo in Valle d’Aosta e il percorso che collegava Santiago di Compostela con la Francia e l’Italia attraverso i Colli del Monginevro e del Moncenisio nella Valle di Susa. Uno dei percorsi utilizzati dai pellegrini era la Via Fulvia, antica via consolare romana, che da Torino conduceva al mare, percorrendo le colline del Monferrato e attraversando la provincia di Asti e i borghi dell’alessandrino.Il progetto di valorizzazione e promozione di questo patrimonio storico e culturale è stato affidato dalla Regione Piemonte all’Atl, azienda turistica locale, Turismo Torino e Provincia nell’ambito del progetto interregionale sulla Via Francigena. Iniziato nel 2010 con il tratto della Via Francigena di Sigerico (attraverso il territorio Morenico-Canavesano), seguito dal tratto della Via Francigena della Valle di Susa (che si collega al cammino di Santiago di Compostela) e del tratto Torino-Vercelli, oggi si conclude con la valorizzazione del 4 tratto del percorso da Torino alla Liguria, attraverso i territori di Asti e Alessandria, in collaborazione con le Atl di Asti e Alessandria.

Questo tragitto, di circa 170 km, con il coinvolgimento di 84 operatori privati, della ricettività, della ristorazione e dei prodotti artigianali e tipici, parte da Torino e si snoda nelle province di Asti e Alessandria con una ricca offerta di beni culturali romanici, tra cui gran numero di edifici religiosi e abbazie romaniche che si incontrano in particolare nel territorio tra Torino e Asti, come l’abbazia di Vezzolano, molti dei quali inseriti nel progetto dell’associazione internazionale transromanica, riconosciuta nel 2007 dal consiglio europeo quale “Grande Itinerario Culturale”.

Il materiale realizzato ad hoc (tradotto in inglese e francese) comprende una cartina geografica dell’area con l’indicazione del percorso, le distanze, i beni culturali, le aree di sosta, i luoghi dove mangiare, dove dormire, dove acquistare prodotti tipici, i cui indirizzi sono stati riportati sul retro.

I ristoranti presenti nel materiale sono stati selezionati tenendo conto dei seguenti requisiti: una distanza massima di 15 minuti a piedi dal tracciato, apertura al sabato e/o la domenica, pagamento con bancomat/carte di credito e definizione di un menù (2 portate + 1 bevanda) al costo massimo di 20 euro.

Agli operatori coinvolti nel progetto è stata inoltre consegnata una vetrofania in cui è raffigurato il pellegrino, simbolo della Via Francigena universalmente riconosciuto, e la scritta “Benvenuti – Welcome – Bienvenu – Bienvenidos” che comunica una organizzazione pronta ad accogliere in più lingue.

Informazioni e dettagli sono sul sito www.turismotorino.org/viafrancigena nel quale sono stati inseriti i 4 itinerari e tutte le descrizioni, le tracce gps, il roadbook e gli indirizzi utili. Ma non solo. E’ stato realizzato un trailer di pochi secondi e un video promozionale che presenta i vari tratti della Via Francigena.

Per raggiungere Asti partendo dal Torinese si è scelto di privilegiare un itinerario collinare che tocca importanti luoghi di fede e pellegrinaggio e alcune delle più interessanti pievi romaniche, testimonianze affascinanti del transito in queste zone di pellegrini e mercanti e luoghi allo stesso tempo di grande interesse paesaggistico.

Tra i luoghi attraversati dal cammino oltre allo splendido complesso della canonica di Santa Maria di Vezzolano e a Castelnuovo Don Bosco, vanno ricordate  anche la chiesa romanica di San Secondo di Cortazzone, le pievi San Giorgio di Bagnasco di Montafia, San Pietro di Albugnano, San Nicolao di Settime.

Il percorso costeggia anche aree naturalistiche di pregio come la riserva naturale e paleontologica di Valleandona per poi arrivare ad Asti con una tappa in località Viatosto con la chiesa di Santa Maria si raggiunge Asti. Nel centro storico il percorso suggerito segue proprio la romana Via Fulvia (attuale corso  Alfieri) partendo dalla cattedrale gotica e proseguendo con l’ex monastero di Sant’Anastasio, importantissima presenza religiosa sin dal 1000, la collegiata di San Secondo e il complesso medioevale di San Pietro, che accoglieva i pellegrini nell’ospedale dei Cavalieri Gerosolimitani. Da Asti si esce in direzione di Alessandria, nella valle del fiume Tanaro, attraverso i comuni di Castello d’Annone e Rocchetta Tanaro.

Il  percorso in provincia di Alessandria si pone come possibile variante del percorso tradizionale di Sigerico, connettendo luoghi di religiosità storici (la precettoria di San Giovanni di Roncaglia ad Abazia di Masio, Santa Maria e San Siro a Sale, la Pieve di Viguzzolo, la Madonna della Guardia di Genova) e contemporanei (i Luoghi Orionini) e valorizzando paesaggi storico-artistici distinti dalle vie turistiche più tradizionali, attraverso un percorso misto: si cammina attraverso collina, pianura, montagna, fino a scorgere il mare dai valichi appenninici e dalla Guardia.

L’astigiano – sostiene Maria Teresa Armosino, presidente di AstiTurismo – ha una grande tradizione sul fronte del turismo religioso e molte delle presenze registrate sul nostro territorio sono proprio generate da pellegrini in visita al Colle Don Bosco, all’abbazia di Vezzolano e alle numerose pievi romaniche che sorgono sulle nostre colline. Il  progetto ci ha offerto la possibilità di mettere in rete la nostra offerta con quella dei territori attigui e pensiamo che solo facendo sistema si possa realmente posizionare sui mercati nazionali e internazionali questo prodotto.

L’esperienza dell’Ostensione della Sindone 2010, che ha portato molti pellegrini anche nell’astigiano, ci consente oggi di collocarci sul mercato del turismo religioso con una maggiore consapevolezza circa le nostre potenzialità. Per la realizzazione del percorso nel tratto di nostra competenza dobbiamo ringraziare il Cai di Asti, grazie a loro i  pellegrini potranno effettuare il tragitto quasi totalmente su sentieri e strade secondarie a basso traffico e di usufruire di aree di sosta attrezzate e la collaborazione degli operatori turistici della zona per garantire possibilità di sosta e ristoro e anche  perché no, l’acquisto di prodotti tipici”.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese