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Politica

Sabato 24 novembre: si celebra il funerale ironico dei Murazzi di Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

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Parte da Facebook il tam tam per una manifestazione che sabato 24 novembre dalle ore 15.oo partirà dall’imbarco battelli vicino al locale Giancarlo per celebrarne il funerale ironico e paradossalmente festoso dei Murazzi a Torino.  l’evento organizzato da chi lavora ai Murazzi come baristi, musicisti e da semplici frequentatori dei Murazzi, nasce contro le misure prese dal Comune di Torino per regolamentare finalmente la situazione e che sostengono gli organizzatori “hanno colpito indiscriminatamente una realtà che per vivere ha bisogno di regole specifiche, non di repressione generalizzata”. La  Il corteo proseguirà poi lungo piazza Vittorio e via Po, per arrivare in piazza Castello davanti alla Prefettura.

Ecco il messaggio degli organizzatori con tanto di manifesto mortuario

La manifestazione partirà alle 15 dall’imbarco dei battelli (vicino a Giancarlo) e attraverserà il lungo fiume portando le esequie ai locali nei quali in questi anni abbiamo ascoltato, ballato, amato, bevuto e conosciuto nuovi amici. Il corteo proseguirà poi lungo piazza Vittorio e via Po, per arrivare in piazza Castello davanti alla Prefettura.  Potete portare con voi dei fiori o una foto delle tante scattate nei momenti più belli passati in riva al Po, noi stiamo pensando alla bara! Gradito l’abito scuro. Lasciate a casa ogni atteggiamento negativo, sarà una festa! Suonerà per noi e per i Murazzi la Banda degli 88 Folli.

Siamo baristi, musicisti, djs e semplici frequentatori dei Murazzi. Manifestiamo contro le recenti misure che hanno colpito indiscriminatamente una realtà che per vivere ha bisogno di regole specifiche, non di repressione generalizzata.
Oltre trent’anni fa il comune di Torino immaginò un nuovo futuro per le arcate sul Po che i pescatori utilizzavano come magazzini. Distribuì concessioni per aprire dei locali al fine di strappare un luogo di rara bellezza architettonica dall’abbandono.
Da allora i Murazzi del Po sono diventati il centro pulsante della città: luogo di aggregazione per moltissimi giovani delle più diverse origini ed estrazioni sociali, sede di locali e centri sociali che hanno portato sotto l’asfalto generazioni di artisti nazionali e internazionali, trampolino per musicisti e dj torinesi.
Nato come soluzione, cresciuto in reputazione ben oltre i confini cittadini, oggi il microcosmo dei Murazzi viene a sua volta indicato come un problema. Strumentalizzando problemi reali, alcuni affermano che il mondo nato e cresciuto nei Murazzi fino ad oggi sia vecchio e debba cedere il passo.
Noi la pensiamo diversamente. Crediamo che i problemi, molti e diversi tra loro, possano essere risolti senza uccidere il paziente -che è ancora giovane e pieno di risorse. Crediamo che i Murazzi abbiano bisogno di regole chiare ed efficaci e che proprio per questo sia indispensabile un progetto condiviso che coinvolga tutti i soggetti interessati. Non è possibile accettare che problemi complessi vengano sottratti alla concertazione e relegati alla sfera giudiziaria.
In una città che ha deciso di rilanciarsi puntando sulla conoscenza e sui giovani, i Murazzi rimangono parte della soluzione, ed è in questa prospettiva che dobbiamo imparare a gestirli e valorizzarli.

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