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Buco da 3,2 milioni nel bilancio della provincia del VCO

Erica Gardella

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E’ stato stimato un disavanzo amministrativo di 3,2 milioni per l’esercizio in corso della Provincia del Verbano Cusio Ossola, come  conseguenza del taglio di 3,7 milioni operato dal Governo agli enti locali. Ha quindi segno negativo il saldo tra il gettito della provincia azzurra, 36.583.000 euro a il fabbisogno per lo stesso periodo, che ammonta a 39.844.000 euro.

“Un disavanzo – spiega Marcella Severino, Assessore al Bilancio– che andrà ripianato nei prossimi anni attraverso la riduzione della spesa corrente, per altro già effettuata con economie per un ammontare di 447.000 euro nell’anno corrente, di cui 152.000 di spese relative al personale, e che proseguirà nell’esercizio 2013 con un’ulteriore abbattimento di questa voce di 455.000 euro, conseguito con la scadenza di contratti a termine e scelte di dipendenti che si avvalgono della mobilità presso altri enti.

Si procederà poi a chiudere i contratti di locazione per gli uffici del settore lavoro e formazione presso Villa Fedora a Baveno, da trasferire presso il Centro per l’Impiego di Omegna, e per lo stabile che a Intra ospita l’Ufficio Scolastico Provinciale. Stiamo ragionando con il comune di Verbania per un nuova soluzione. Se non la si individuerà, il trasloco sarà in locali presso la sede provinciale al Tecnoparco”.

Il presidente Nobili ha sottolineato che il disavanzo è dovuto alla linea scelta dal governo, “sulla quale non ci è stata data la possibilità di trattare e che penalizza ingiustamente la nostra Provincia che svolge molte funzioni delegate dalla Regione.  [..]Il Governo di tecnici non fa distinzione tra consumi e servizi. Come UPI si sta cercando di ottenere un’apertura sul prossimo esercizio, perché stando alle proiezioni attuali il taglio complessivo sul fondo sperimentale di riequilibrio di 1,2 miliardo, per il VCO vorrà dire altri 9,2 milioni in meno e cioè il suo affossamento totale.

Purtroppo questa situazione imporrà ingenti tagli alle spese della Provincia,che probabilmente sarebbe stata costretta a sparire anche aldilà del decreto data la scarsità dei fondi. I tagli che comunque verranno effettuati riguarderanno anche tutti quei servizi non obbligatori che il VCO forniva volontariamente, come ad esempio Centro Recupero Animali Selvatici, “Stiamo vedendo di mantenere lo Sportello Donna, istituito dalla Regione ma alla cui copertura in questi anni ha provveduto la Provincia, ma non è semplice”. Sono previste anche molte dismissioni per le quali però dovrenno essere trovati i giusti compratori.

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