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Pendolari in protesta a Torino contro il nuovo passante ferroviario

Erica Gardella

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Alla presentazione del nuovo passante ferroviario torinese hanno partecipato alcuni comitati dei pendolari, per protestare contro i metodi e i tempi in cui è stato annunciato il nuovo orario. Altri comitati, che come quelli presenti erano stati invitati all’incontro, invece hanno deciso di mostrare la propria posizione semplicemente non presentandosi. Questa scelta è stata spiegata in questi termini: l’incontro non era di dialogo ma una comunicazione di decisioni  precedente prese dall’Assessorato senza che sia mai stato aperto il dialogo in proposito.

Le ragioni delle proteste risiedono nella mancanza di dialogo tra  L’Assessorato e i pendolari circa  le variazioni apportate, infatti si legge  nel comunicato del Coordinamento dei Comitati dei Pendolari del Piemonte: “Ci rammarichiamo dell’occasione persa da parte della Regione Piemonte nonostante l’ampia disponibilità che i rappresentanti dei pendolari hanno sempre offerto alla Regione per aprire un dialogo costruttivo nell’interesse del miglioramento del servizio pubblico”.

Altro motivo di protesta sono i tempi in cui le le variazioni di orario sono state comunicate,  dato che il nuovo orario è stato annunciato appena una settimana prima della sua entrata in vigore. Questo scarso anticipo, spiegano i pendolari non è sufficiente per permettere di riorganizzarsi, anche considerando che   il nuovo orario del passante determina una variazione anche delle altre tratte, creando notevoli disagi.

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