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Disturbi dell’apprendimento: sotto osservazione 122 bambini astigiani

Redazione Quotidiano Piemontese

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Inner Wheel di Asti

Bambini con problemi di apprendimento? Alcuni piccoli scolari delle scuole primarie Rio Crosio, Buonarroti e Donna (di Serravalle) che potrebbero sviluppare disturbi specifici di apprendimento? A rispondere è un progetto promosso dall’Inner Wheel di Asti con il patrocinio dell’Asl astigiana e la collaborazione del V° circolo didattico che, entro la fine dell’anno scolastico, fornirà delle linee guida per capire e aiutare i bambini con difficoltà d’apprendimento. L’iniziativa è stata presentata ai genitori dei 122 alunni delle classi seconde, che saranno coinvolti dallo screening.  Pensiamo che questo progetto – indica Giovanna Banchieri, presidente dell’Inner Wheel affiancata da altre 36 socie astigiane – possa dare la possibilità ai bambini di una sana crescita, promuovendo il loro benessere e sviluppo cognitivo, affettivo e sociale. Un riconoscimento precoce dei disturbi specifici di apprendimento (Dsa) e una presa in carico dei casi evidenziati evita problemi psicologici ai minori (spesso sentendosi dire che sono distratti, o che non si applicano abbastanza, sviluppano forme di ansia, depressione, rabbia) e anche relazionali. In questo modo potremmo evitare situazioni di abbandoni scolastici o scelte scolastiche di minore impegno, senza contare l’aiuto che viene offerto ai genitori”.

La scelta di indagare sui bambini delle seconde classi non è causale. Le linee guida nazionali sui disturbi specifici di apprendimento, tra cui dislessia, disgrafia e disortografia, consigliano di fare uno screening proprio nella fascia di età intorno ai 7/8 anni, per individuare i soggetti a rischio e attivare subito un lavoro multisciplinare tra insegnanti e operatori sanitari.

All’Asl, dove è da tempo attivo un apposito tavolo di lavoro costituito da neuropsichiatri, psicologi e logopediste, sono in aumento i casi di Dsa: nel 2008 erano 70, saliti a 139 nel 2011, nei primi nove mesi di quest’anno sono stati superati i 100 pazienti.

“L’età media dei bambini seguiti si è abbassata, attestandosi sugli 8 anni – spiega Raffaella Marmo, responsabile dell’Area di riabilitazione – e questo denota una maggiore attenzione delle scuole e dei genitori al problema. Lo screening tra i bambini della seconda elementare costituisce il momento ritenuto più opportuno per individuare i soggetti a rischio e avere una maggiore efficacia nel percorso diagnostico e terapeutico successivo: prevediamo incontri con insegnanti e genitori, prove e test individuali e collettivi per gli alunni”.

Questi compiti saranno svolti dalle logopediste dell’Asl Francesca Cantisani e Linda Timossi, coinvolte dal progetto dell’Inner Wheel con Raffaella Marmo e Maria Grazia Saracco, coordinatrice dei logopedisti. A fine aprile i risultati dello screening saranno discussi con insegnanti e genitori dei bambini a rischio. Inoltre, con loro sarà approfondito, caso per caso, il discorso sul percorso diagnostico.

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