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Cronaca

Indagato l’assessore regionale William Casoni per l’inchiesta per la riscossione dei bolli auto

Redazione Quotidiano Piemontese

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Continua l’indagine della magistratura torinese per meglio delineare i ruoli dei diversi attori nella vicenda legata all’inchiesta che ha portato alla luce le responsabilità di funzionari della Regione Piemonte che intascavano soldi per favorire l’assegnazione di appalti i maniera irregolare ad imprese private per la riscossione regionale delle tasse automobilistiche. Nelle intercettazioni che hanno portato agli arresti si trovavano anche  i nomi di due assessori regionali che però  non risultavano indagati. Ora Repubblica rivela che l‘assessore William Casoni è invece indagato.

E’ probabilmente quello che nel gergo giudiziario è definito “un atto dovuto”. Sta di fatto che il nome di William Casoni, assessore al Commercio e ai Parchi della Regione e è da qualche giorno iscritto nel registro degli indagati della Procura di Torino nell’ambito dell’inchiesta sulle riscossioni delle tasse automobilistiche. A coinvolgere Casoni nell’indagine è la registrazione ambientale effettuata il 21 luglio 2011 nel ristorante «La Ruota«, in strada statale Mondovì 2 a Pianfei. Quella sera l’assessore è a cena con Alessandro Otella e Aldo Magnetto, entrambi dirigenti della Gec spa arrestati successivamente con le accuse di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta.

Gli argomenti della conversazioni sono messi in rilievo dal gip Giuseppe Salerno che nella sua ordinanza scrive: “William Casoni, oltre al bando di gara piemontese, si è dato disponibile a intervenire in un bando del comune di Napoli, è interessato a conoscere se la Gec spa punti a gare d‘appalto nella regione Marche…suggerisce ai vertici della Gec spa di provare ad entrare anche nelle “gare” di Alessandria… confida ai commensali di aver chiesto alla Quaglia (Giovanna, assessore regionale ndr) di stare zitta e di farlo solo per questa gara”. E il giudice, riassumendo altri interventi di quella sera, sintetizza: “In seguito all’intervento di Casoni, la Quaglia ha poi cambiato opinione non creando così problemi alla Gec spa a svantaggio dell’Aci e della società Sermetra”.

Casoni però, e lo si intuisce dalle parole del gip, potrebbe essere stato indagato almeno per millantato credito. Di certo il pm Avenati Bassi ha, dopo l’interrogatorio  fiume dell’ex direttore della Gec, Aldo Magnetto che venerdì è stato interrogato per oltre sei ore e a differenza di altri imputati ha accettato di rispondere alle domande degli inquirenti, nuovi elementi per chiarire il ruolo dell’assessore Casoni nella vicenda.

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