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Lavoro

Airaudo: con Vendola da indipendente

Redazione Quotidiano Piemontese

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airaudo“Ho scelto Vendola e Sel per le maggiori garanzie di indipendenza che mi hanno offerto e dopo aver apprezzato la grande partecipazione attiva nei luoghi di maggiore crisi industriale come Melfi e Pomigliano”. Così il torinese Giorgio Airaudo, responsabile Fiom per Cgil, spiega la sua candidatura come capolista alla Camera nel collegio Piemonte 1 in una intervista a Public Policy. Una scelta dettata da una serie di motivazioni pratiche…

A parere di Airaudo, dialogando da indipendente con Sel e con i Partiti dell’arco costituzionale, occorre riportare in Parlamento la centralità dell’argomento lavoro non solo candidando top manager, giuslavoristi o professori universitari, ma anche chi vive da vicino la realtà della fabbrica come l’operaio Fiat di Melfi Giovanni Barozzino discriminato secondo i tribunali della Repubblica e non riassunto malgrado la vittoria legale.

Solo attraverso un simile coinvolgimento sarà possibile “vincere bene”, lasciando da parte Monti e soci e puntando a dare vita a “un governo dei problemi” che li sappia risolvere e affrontare senza bisogno di minoranze a sostegno.

L’esponente Fiom chiarisce anche che non si può opporre una logica di tipo ottocentesco come quella che prevede l’aumento della fatica alla crisi del sistema lavorativo. “Occorre un nuovo patto fiscale e magari anche sociale perchè i lavoratori devono poter tornare a votare in quelle situazioni lavorative da cui oggi sono estromessi”.

Per questo prima di applicare la legge Fornero bisognerà analizzare i dati reali circa la sua effettiva utilità. Il neo-esponente di Sel, infatti, fa notare come da quando la legge è entrata in vigore, in realtà come quella torinese, tante aziende che prima non licenziavano hanno cominciato a farlo per risolvere conflitti interni.

Una soluzione inaccettabile per un paese civile che è ben lontana dallo spirito stesso della legge.

 

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