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Sciopero di ginecologi e ostetriche: oggi non si nasce

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medicoPer la prima volta oggi scioperano i ginecologi ospedalieri, quelli degli ambulatori territoriali e i medici dei consultori e con loro anche la categoria delle ostetriche.
Si protesta contro la mancata chiusura dei punti nascita al di sotto dei 500 parti all’anno (decisa e mai applicata) e per l’obbligo appena introdotto di pagare di tasca propria salatissime assicurazioni per proteggersi da quella che viene definitia “colpa grave”.
Naturalmente in ospedale saranno garantite le emergenze, quindi se dovete partorire correte serenamente in ospedale. Saltano invece i parti cesarei programmati per oggi così come le visite, i corsi e tutte le restanti attività non urgenti.

Spiegano i ginecologi che i punti nascita sotto le mille nascite all’anno non sono in grado di garantire la necessaria sicurezza per mamme e neonati, oltre a portare ad abusare della soluzione del cesareo. L’altro ambito della protesta è l’obbligo di assicurazione per colpa grave che scatterà ad agosto. I medici dovranno pagarlo di tasca proprio e sono cifre che si aggirano tra gli 8 e i 10 mila euro all’anno per un neolaureato fino a 20-25 mila euro per un primario, cifre che i medici, pur essendo dipendenti di strutture pubbliche, dovranno pagare di tasca propria.

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