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Alessandria

Alessandria: triplicata la tariffa per i voucher residenti, addio agevolazioni

Redazione Quotidiano Piemontese

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strisce bluAttuando le linee di indirizzo approvate dal Consiglio comunale in data 21 febbraio, la Giunta Comunale di Alessandria ha adottato una delibera di riordino della sosta a tariffazione e dell’accesso alla zona a traffico limitato. Il provvedimento, nel suo complesso dispone una revisione in senso restrittivo dei criteri per il rilascio dei permessi di sosta e accesso alla Ztl. Il Comune deve fare cassa, e i primi ad essere interessati dal provvedimento sono i permessi gratuiti che, a vario titolo erano stati rilasciati in precedenza (circa 1.000), che sono stati eliminati.
I permessi gratuiti saranno rilasciati nuovamente, ma con criteri più restrittivi, a beneficio di circoscritte categorie di utenza per ragioni di carattere normativo o di interesse sociale, quali medici di base del Servizio Sanitario Nazionale, Associazioni od Enti che svolgono attività convenzionate di assistenza a domicilio, giornalisti per attività di servizio.

Per quanto riguarda le strisce a tariffazione (le strisce blu) restano invariate le tariffe orarie e l’importo degli abbonamenti. Cambia invece nettamente il costo dei voucher residenti, che permettono di sostare illimitatamente nella zona di residenza. Il costo dei voucher annuali per il 2013 passa infatti da 25 a 70 euro. L’aumento fanno sapere dall’amministrazione, si è reso necessario per ottenere un più corretto equilibrio del sistema tariffario e consente, inoltre, di allineare l’importo attuale, pari a circa 2 euro al mese, a valori più prossimi a quanto praticato in altre analoghe realtà urbane.
Nelle medesime aree è stata eliminata la possibilità di ottenere abbonamenti agevolati, dei quali potevano fruire alcune categorie di utenza.

Il motivo principale dell’eliminazione degli abbonamenti agevolati –sottolinea l’Amministrazione – è costituito dal fatto che ad ogni “agevolazione” corrisponde la necessità di una “compensazione” il cui onere è a carico, diretto od indiretto, dell’intera comunità, dunque anche di coloro che non usufruiscono del servizio. E’ una modalità non più compatibile con le risorse disponibili ed in contrasto con l’obiettivo di una migliore equità di trattamento di tutte le categorie di utenza. Ciò non esclude – si evidenzia – che l’Azienda concessionaria del servizio possa, a seguito di un’adeguata pianificazione economico-finanziaria, proporre nuovamente, in tempo successivo, tariffe più contenute di quelle ordinarie come offerta commerciale, senza gravare sulle risorse comunali”.

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