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Libri in tribunale, addio al cioccolato Streglio

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streglioStoria travagliata quella della Streglio, storica fabbrica di cioccolato torinese, una storia che per l’ennesima volta si accinge ad uno stop quando lunedì mattina verranno portati i libri in tribunale per l’ennesimo fallimento. La Streglio nasce nel 1924 fondata da Pietro Arturo Streglio con un laboratorio in via Principi D’Acaja a Torino e cresce fino a trasferirsi in spazi più ampi a None negli anni ’70. I problemi iniziano con l’acquisizione da parte di Parmalat. Prima un boom all’entrata nel circuito del colosso alimentare, poi un gestione poco oculata e lo scandalo Parmalat, azienda commissariata e venduta nel 2005 alla famiglia Borsci, tarantini. Borsci ci prova ma resiste per cinque anni prima di dichiarare fallimento. Subentra Antonio Costamagna e riesce a tenere in piedi la Streglio per due anni, poi anche lui deve arrendersi. L’ultimo tentativo è di Franco Gherardini ma anche lui viene schiacciato dai 7 milioni di debiti dell’azienda. Ora si cercano soluzioni per il futuro ma il problema principale è naturalmente la posizione della cinquantina di dipendenti che da lunedì si troveranno a spasso.

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