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Economia

Il Csi sconfessa il suo direttore, Stefano De Capitani e il processo di privatizzazione

Redazione Quotidiano Piemontese

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Secondo lo Spiffero:

Il Csi fa marcia indietro e sconfessa il suo direttore, Stefano De Capitani, colpevole di aver travalicato i confini delle sue competenze e, tenendo all’oscuro il massimo organo amministrativo dell’ente, di aver bandito la ricerca di un consulente in ambiti che, invece, attengono alla gestione “politica”, strategica e di indirizzo. A qualche ora dalla pubblicazione del nostro articolo, il consiglio di amministrazione del Csi prende le distanze dall’operato del direttore e impone una rapida retromarcia.

Per Monica Cerutti di Sel: “La decisione di sospendere il percorso di privatizzazione del CSI-Piemonteè una buona notizia, un risultato raggiunto anche grazie agli sforzi che abbiamo compiuto in questi anni per difendere un servizio pubblico utile per snellire la burocrazia nella pubblica amministrazione e per facilitare l’utilizzo per i cittadini dei servizi pubblici. Con la mozione che abbiamo presentato in Consiglio regionale in sede di discussione del bilancio siamo riusciti a far comprendere quanto sia importante mantenere pubblico il consorzio. In particolare l’informatizzazione della sanità regionale dovrà essere affidata al CSI.

Ad oggi inoltre non vi sarebbe più alcun bando volto ad affidare un incarico esterno per la gestione del personale del CSI. In questi anni più volte abbiamo sollevato dubbi e chiesto chiarezza in merito al ruolo di De Capitani e su quanto guadagni, senza ricevere mai risposte effettive. Crediamo che a fronte di un rinnovamento dei riferimenti in Giunta sia necessario rivedere anche i vertici del CSI Piemonte a partire dal direttore generale. Non crediamo che il compenso percepito dal direttore del consorzio rientri certamente nelle politiche di razionalizzazione dei costi dello stesso. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione urgente volta a chiedere alla Giunta se non ritenga il caso finalmente di procedere alla rimozione di De Capitani.

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